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Covid, da inizio campagna vaccinale 528 milioni di dosi somministrate in Ue e 527.287 effetti collaterali

L'aggiornamento mensile sulla sicurezza a cura dell’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) sottolinea come gli effetti collaterali sono monitorati e "sono valutati in decine di migliaia di partecipanti a studi clinici" e soddisfano "gli standard scientifici dell’Ema per sicurezza, efficacia e qualità"
Covid, da inizio campagna vaccinale 528 milioni di dosi somministrate in Ue e 527.287 effetti collaterali
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Dall’inizio della campagna vaccinale per prevenire Covid 19 fino a inizio settembre 2021 sono state somministrate oltre 528 milioni di dosi di vaccini nell’Unione europea e nello Spazio economico europeo (SEE). La grande maggioranza degli effetti collaterali noti – pari a 527.287 segnalazioni – sono “lievi e di breve durata. Seri problemi di sicurezza sono stati estremamente rari“. L’aggiornamento mensile sulla sicurezza a cura dell’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) sottolinea come gli effetti collaterali sono monitorati e “sono valutati in decine di migliaia di partecipanti a studi clinici” e soddisfano “gli standard scientifici dell’Ema per sicurezza, efficacia e qualità”.

Nello specifico, fino al 2 settembre, sono state somministrate oltre 392 milioni di dosi di vaccini Biontech-Pfizer e i casi segnalati di sospetti effetti collaterali, ovvero “eventi medici che sono stati osservati dopo la vaccinazione, ma che non sono necessariamente correlati o causati dal vaccino”, sono stati 302.517. Sempre fino al 2 settembre, sono state somministrate oltre 68,4 milioni di dosi Astrazeneca, il vaccino a vettore virale sviluppato dall’Università di Oxford somministrato alla popolazione più anziana, e i casi di sospetti effetti collaterali sono stati 184,679. Nello stesso arco di tempo sono state somministrate 54,2 milioni di dosi di Moderna con 64.885 sospetti effetti collaterali e 13,8 milioni di dosi di Janssen (Johnson&Johnson), con 20.206 sospetti effetti collaterali.

Intanto l’Ema ritorna sulla questione della terza dose: “C’è la necessità di prendere in considerazione dosi aggiuntive di vaccino per le persone che potrebbero rispondere in modo inadeguato alla vaccinazione del Covid-19, come quelli con sistema immunitario gravemente indebolito o alcuni pazienti anziani – ha detto il responsabile della strategia sui vaccini dell’Agenzia -. Attualmente i vaccini anti Covid-19 approvati proteggono dalle conseguenze più acute di questa malattia: il ricovero e la morte. Il maggior numero possibile di persone dovrebbe essere completamente vaccinato”.

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