Un grosso incendio è scoppiato in mattinata nel centro di Torino, tra via Lagrange e piazza Carlo Felice. Le fiamme si sono sviluppate nelle mansarde di un palazzo per cause ancora da capire: forse il cedimento di un solaio ha propagato il fuoco verso il basso. L’ultima ipotesi parla di scintille prodotte da una macchina saldatrice usata da un fabbro per sistemare la cassaforte in un attico. Gli evacuati sono circa un centinaio. Chiara Appendino, sindaco della città, ha incontrato gli sfollati e ha assicurato che il comune farà la sua parte per aiutarli. Intanto una postazione mobile della protezione civile è stata già allestita nell’area, per offrire assistenza e generi di prima necessità. Nel caso dovesse profilarsi la necessità di un ricovero notturno è stata garantita l’accoglienza in un housing sociale. i soccorritori fanno sapere che è stato bloccato ma ancora può definirsi spento. Le operazioni proseguiranno per tutta la serata per spegnere gli ultimi focolai e per rimuovere la copertura”, dicono i soccorritori. Cinque persone hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, sul posto. Si tratta di due agenti di polizia e un operaio, che hanno riportato lievi ustioni ed escoriazioni, e di due condomine, fuori casa quando è scoppiato l’incendio, che hanno accusato leggeri malori. Sia il palazzo interessato che i negozi circostanti sono stati evacuati: sono state inoltre chiuse tutte le attività commerciali sotto i portici di piazza Carlo Felice, sul lato del palazzo in fiamme. L’edificio in questione, di 11 piani, si trova proprio davanti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova e fino a pochi anni fa ospitava un hotel, il Jolly Ligure. Si tratta di abitazioni, comprese le mansarde, considerate di lusso. Le fiamme hanno prima coinvolto gli attici ma con il passare delle ore hanno avvolto anche le soffitte e il quarto piano di un altro condominio con finiture più vecchie. Si sono sentite alcune esplosioni, forse provenienti dalle bombole di gas scoppiate nelle mansarde nel lato dove si trovano le abitazioni più popolari. Tutte le auto parcheggiate nella piazzetta sono state spostate, l’intera zona è stata isolata e in un’ampia zona è stata sospesa l’erogazione della corrente elettrica.

“La situazione è critica, il fuoco sta correndo ed è attivo e stiamo cercando di creare uno sbarramento con gli idranti ma è un intervento in quota molto difficile”, ha fatto sapere il comandante dei vigili del fuoco torinesi, Agatino Carrolo. ” Per il momento non possiamo agire dall’interno ma solo esternamente. Ci sono stati anche alcuni crolli, parziali, di controsoffitto. Tutte le persone all’interno dello stabile sono state comunque messe in salvo. Abbiamo appurato che nell’attico da cui è partito l’incendio era presente un operaio”, ha precisato.

Chiara Appendino e l’assessore alla Protezione Civile Alberto Unia hanno incontrato l’amministratore dei due condomini in fiamme, Paolo Tibiletti, che ha espresso il suo allarme: “Un vero e proprio disastro. Cercheremo di capire dagli ingegneri strutturisti come si dovrà procedere”, dice Tibiletti. Sul posto circa 30 vigili del fuoco insieme a Polizia di stato, Polizia Municipale e Carabinieri. Un’ampia area è stata transennata e il traffico di auto e mezzi pubblici davanti alla stazione di Porta Nuova è stato limitato a una sola carreggiata. La protezione civile è a disposizione degli sfollati, che per il momento si sono radunati in piazza Lagrange, per trovare loro una sistemazione provvisoria. Secondo quanto ha riferito l’assessore comunale alla Protezione Civile, Alberto Unia, molti degli appartamenti del palazzo erano vuoti. Il fumo derivante dall’incendio è stato visto in gran parte della città. A Milano intanto il Comune secondo quanto ha riferito l’assessore comunale alla Protezione Ci pronto a sostenere gli abitanti della Torre dei Moro, il palazzo bruciato domenica scorsa, per quanto riguarda il costo dell’hotel e mettendo a disposizione anche 80 appartamenti. Lo ha assicurato il sindaco Giuseppe Sala.

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