Sono 6.735 i nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 rintracciati in Italia nelle ultime 24 ore a fronte di 296.394 tamponi effettuati, di cui 170.996 test rapidi. L’incidenza cala quindi al 2,3%. I decessi sono stati 58, ma 29 dei quali sono relativi ai giorni e alle settimane scorse come riportato dalle Regioni nel bollettino. Si arresta la crescita della pressione sui reparti: in area medica ci sono -41 posti letto occupati in meno, mentre in terapia intensiva se ne conta solo uno in più in una giornata da 42 ingressi.

I numeri odierni sono in linea con il trend della settimana: da lunedì a venerdì sono state 29.754 le nuove infezioni, circa 3mila in meno delle 32.839 registrate negli stessi giorni di quella precedente nonostante circa 200mila tamponi in più effettuati. Negli ultimi 5 giorni i ricoverati sono aumentati ‘solo’ di 31 unità (erano stati 347 la settimana precedente), mentre continua la crescita di ingressi in terapia intensiva (da 205 a 230) e dei decessi, schizzati da 251 a 317.

Dall’inizio della pandemia sono stati individuati 4.559.970 contagiati, di cui 4.293.535 sono guariti o sono stati dimessi. I deceduti invece sono 129.410. Restano attualmente positive 137.025 persone: in 132.305 si trovano in isolamento domiciliare, 4.164 sono ricoverati in ospedale con sintomi e 556 vengono assistiti in terapia intensiva. La Sicilia è di gran lunga la regione con la maggior pressione ospedaliera, contando 842 pazienti in area medica e 115 in terapia intensiva.

L’isola è anche il territorio che conta l’incremento maggiore di casi, con 1.348 nuove positività accertate. È circa il doppio delle altre regioni più colpite, ovvero Emilia-Romagna (721), Lombardia (647) e Veneto (637). Si registrano oltre 500 casi invece in Toscana (525) e 430 nel Lazio. I contagi sono 369 in Campania, 338 in Puglia, 298 in Calabria e 269 in Sardegna. Tutte le altre regioni meno dei 172 casi comunicati dalle Marche.

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