Il mondo FQ

Gino Strada, il cordoglio ipocrita della politica: omaggiare i morti dopo averli osteggiati da vivi

Gino Strada, il cordoglio ipocrita della politica: omaggiare i morti dopo averli osteggiati da vivi
Icona dei commenti Commenti

Trascorse 24 ore da quando si è diffusa la drammatica notizia della morte di Gino Strada, inizia a sorgere una domanda: quel cordoglio unanime espresso dalla politica italiana era davvero tutto sincero?

Il ritratto di Strada che si è andato via via componendo nel pomeriggio e nella sera di ieri ha prodotto l’immagine di un filantropo buono che per decenni, con l’organizzazione non governativa da lui fondata, Emergency, ha perseguito imparzialmente una nobile missione: salvare vite umane.

Strada è stato questo ma non solo questo. Togliere dal ritratto il resto, ha consentito un’operazione tipica di parte della politica: omaggiare i morti dopo averli osteggiati quando erano vivi. Cos’è quel resto che manca a quel ritratto?

L’ammissione che se Emergency, Amnesty e altre organizzazioni non governative esistono è anche e soprattutto per rimettere insieme cocci, corpi e anime fatti a pezzi da politiche scellerate, basate sul diniego dei diritti umani, su alleanze irresponsabili e spregiudicate, su forniture di armi e sulla guerra. Manca proprio quel “no alla guerra”, che Strada ha sempre indicato come pre-condizione per il rispetto dei diritti.

Manca infine un doveroso riconoscimento: che Strada aveva capito bene e da tempo che il diritto alla salute era minacciato e reso fragile non solo in Afghanistan ma anche in Italia, che anche nel nostro paese sarebbe stato necessario rimettere insieme i cocci di una sanità pubblica smantellata senza pietà da politiche di privatizzazione che avevano trasformato il “paziente” in “cliente”.

Ha salvato innumerevoli vite umane, Strada. Questo è stato giustamente ricordato. Ma, salvo poche eccezioni, sono state rimosse le sue sacrosante accuse alle politiche locali, regionali e globali che di vite altrettanto innumerevoli fanno strage quotidiana: un esempio tra tutte, le dure parole pronunciate da Strada sugli accordi Italia-Libia nel 2017.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione