Alla fine, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Bruno Tabacci ha deciso di rimettere la delega allo Spazio e all’Aerospazio nelle mani del premier Mario Draghi. Una scelta dettata dalle polemiche politiche scoppiate dopo l’assunzione del figlio Simone da parte di Leonardo. La scelta di lasciare l’incarico, ha spiegato il presidente di Centro Democratico, è irrevocabile, nonostante il presidente del Consiglio abbia manifestato fiducia nei confronti del suo sottosegretario “invitandolo a proseguire nel lavoro di delegato al coordinamento della politica economica e alla programmazione degli investimenti pubblici di interesse nazionale e di segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)”, si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Dopo l’assunzione a luglio di Simone Tabacci e le polemiche che ne sono nate, in una nota i vertici dell’azienda avevano replicato che l’assunzione “è stata effettuata a conclusione di una procedura di recruiting affidata a una società esterna a cui Leonardo aveva dato incarico di selezionare uno o più profili con esperienza internazionale nell’ambito dell’M&A”. Anche il figlio del sottosegretario aveva spiegato che “nello svolgimento delle mie funzioni presso Leonardo, naturalmente, mi asterrò dal partecipare a qualsiasi attività connessa alle materie concernenti la delega di governo attribuita a mio padre, relativa allo Spazio e al Dipe”.

Puntualizzazioni che, evidentemente, non sono bastate a una parte della politica, compresi alcuni partiti di maggioranza, che hanno continuato a ritenere quantomeno inopportuna la delega affidata a Tabacci mentre il figlio lavorava per un’azienda leader del settore Spazio e Aerospazio.

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