Prima gli insulti omofobi, poi le scuse. Più che per le prestazioni sportive, il tennista Fabio Fognini ha fatto parlare di sé a causa di alcune esclamazioni durante gli ottavi di finale nel singolare maschile alle Olimpiadi di Tokyo, disputati ieri 28 luglio. “Sei un fr***o, sei un fr***o”, ha ripetuto più volte verso di sé l’azzurro durante il match poi perso contro il russo Daniil Medvedev, come per insultarsi dopo aver commesso alcuni errori di gioco. Le parole omofobe Fognini le ha ripetute in più di un’occasione, mano a mano che la frustrazione agonistica dell’ultimo tennista italiano alle Olimpiadi cresceva. “Sei un fr***o, devi tirarle sopra la rete”, ha sbottato di nuovo dopo aver sbagliato una palla break in apertura del terzo set.

Le parole di Fognini sono rimbombate nel silenzio di campo e spalti senza spettatori, e sono state riprese dai media e dagli account social di tutto il mondo, scatenando ovviamente polemiche. Alla fine della giornata, lo stesso tennista ha chiesto scusa pubblicando una storia sul suo account Instagram, testo bianco su sfondo arcobaleno: “Il caldo dà alla testa. Nel match di oggi ho usato un’espressione davvero stupida verso me stesso”, ha ammesso. Poi ha aggiunto: “Non volevo offendere la sensibilità di nessuno. Amo la comunità Lgbt e mi scuso per la sciocchezza che mi è uscita”. L’azzurro non è nuovo a insulti ed espressioni esagerate durante una partita: il caso più recente è quello della squalifica dagli ultimi Atp di Barcellona per insulti a un giudice di linea.

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