“Tutti ammassati, a cantare e gridare senza mascherina. È il massimo che si può fare per trasmettere il virus”. È l’allarme lanciato dall’infettivologo Massimo Andreoni dalle pagine di La Repubblica, commentando la ressa di decine di persone che a Roma, a Milano e in altre città italiane, si sono riversate in piazza dopo la vittoria dell’Italia alle semifinali degli Europei 2021.

La gioia, dice ancora il direttore dell’unità malattie infettive di Tor Vergata, è comprensibile “ma c’è un’epidemia che ha causato, causa, tante morti in Italia e nel mondo, non possiamo dimenticarlo”. E il “problema” non viene solo dal calcio: “Vediamo assembramenti senza mascherina tutte le sere“, insiste il professore. Il vero rischio lo percepiremo in autunno: “Noi oggi ci dobbiamo preparare per l’autunno – spiega – stiamo facendo una grande battaglia e il rischio è vanificarla“. Tradotto: gli “atteggiamenti spericolati” di oggi possono ripercuotersi sul futuro. “Non voglio drammatizzare – continua – ma dobbiamo considerare che con atteggiamenti spericolati mettiamo in pericolo la vita di altre persone”.

Andreoni punta il dito anche contro le “informazioni ondivaghe” che disorientano le persone: “Dire che all’aperto si può stare senza mascherina è giusto, ma lo si può fare in assenza di rischio: un conto è se cammino per strada da solo, un conto è se sto in mezzo alla gente – spiega – Quando si parla alle persone in termini generali bisogna stare attenti ai messaggi che si mandano e che vengano compresi”. A preoccupare è soprattutto la variante Delta: “È vero che ci sono più persone protette dal vaccino, ma se le persone ancora scoperte si sono salvate da un virus meno trasmissibile, sarà difficile scampare a questo ancora più trasmissibile”. E i numeri del Regno Unito parlano chiaro: “I dati dimostrano che nonostante i vaccini e la modesta circolazione del virus, la ripresa dei casi è sempre dietro l’angolo”. Il maggior rischio riguarda sempre gli over 60, non ancora vaccinati.

E l’allarme sulla ressa di persone nelle piazze per le “notti magiche” preoccupa anche il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. “In una piazza gremita di persone, in cui non tutti hanno fatto il vaccino o il tampone, si può generare un focolaio. Ed è quello che accadrà perché la variante Delta è più contagiosa e perché il numero di vaccinati in Italia non è ancora sufficiente, dobbiamo stare attenti perché rischiamo quello che è accaduto a Maiorca, dobbiamo evitare assembramenti e portarci sempre la mascherina in tasca per poterla utilizzare in caso di assembramento”, ha detto intervenendo a ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus, commentando il rischio non solo per i festeggiamenti passati, ma per quelli possibili di domenica prossima quando l’Italia affronterà l’Inghilterra nella finale degli Europei.

Se in piazza “c’è anche una singola persona positiva alla variante Delta e intorno solo un 20% di vaccinati, ci sono buone chance che si determinino tanti micro satelliti di infezione che poi potrebbero diventare focolai quando quelle persone si spostano e magari si portano il virus in vacanza dove incontrano persone non vaccinate”. Insomma, un viaggio che, potenzialmente, potrebbe non finire: “Ed ecco che i mille casi che vediamo ogni giorno possono triplicarsi”. Il Regno Unito ne è l’esempio. E lì, ha concluso, “c’è una quota altissima con la doppia dose di vaccino, noi ancora non abbiamo metà della popolazione vaccinata”.

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