La statunitense Food and Drug Administration valuta di aggiungere un’avvertenza ai vaccini anti-Covid a mRna prodotti da Pfizer/BioNTech e Moderna sui rari casi di miocardite, infiammazione cardiaca, negli adolescenti e nei giovani. È quanto ha annunciato oggi l’agenzia dopo che si è riunito il Comitato consultivo dei Cdc (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) sulla sicurezza dei vaccini per discutere le segnalazioni arrivate e che ilfattoquotidiano.it ha seguito e documentato (leggi il pezzo di P. D’angelo).

La conclusione a cui sono arrivati gli esperti è che l’infiammazione negli adolescenti e nei giovani adulti è “probabilmente collegata”, ma che i benefici dei vaccini superano il rischio. Un messaggio ribadito anche in una dichiarazione congiunta di una lunga lista di istituzioni, Cdc compresi. “I fatti sono chiari – hanno evidenziato gli esperti – Questo è un effetto collaterale estremamente raro e solo un numero estremamente ridotto di persone lo sperimenterà dopo la vaccinazione. È importante sottolineare che” nei giovani che sperimentano questo effetto raro, “la maggior parte dei casi è lieve e gli individui guariscono spesso da soli o con un trattamento minimo. Inoltre, sappiamo che la miocardite e la pericardite sono molto più comuni se si contrae Covid-19 e i rischi per il cuore dell’infezione da Covid possono essere più gravi”.

Le segnalazioni di miocarditi e pericarditi sono sotto i fari anche dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) e del suo comitato di farmacovigilanza Prac. Secondo i dati rimbalzati sui media, sono stati censiti più di 1.200 casi di miocardite e pericardite nei giovani che hanno ricevuto vaccini Pfizer o Moderna, secondo le presentazioni portate alla riunione del comitato dei Cdc. Secondo quanto è stato spiegato, gli episodi di miocardite si sono verificati più spesso entro una settimana dopo la seconda dose, con dolore toracico come sintomo più comune. I funzionari dei Cdc stanno raccogliendo più dati per comprendere appieno i potenziali rischi, come gestirli e se ci sono problemi a lungo termine.

Ci sono stati 267 casi di miocardite e pericardite segnalati dopo aver ricevuto una dose dei vaccini mRna e 827 segnalati dopo due dosi fino all’11 giugno, secondo i Cdc. Ci sono poi 132 segnalazioni aggiuntive in cui il numero di dosi ricevute è sconosciuto. I maschi sotto i 30 anni costituiscono la maggior parte dei casi, che si presentano comunque come forma lieve, dai primi dati clinici raccolti. “Sulla base dei dati disponibili, in questa situazione sarebbe giustificata una dichiarazione di avvertimento nelle schede informative sia per gli operatori sanitari che per i destinatari del vaccino e gli operatori sanitari“, ha affermato durante la riunione Doran Fink, vicedirettore della divisione vaccini della Fda, secondo quanto riportano più testate.

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