La notizia del risveglio dal coma di Cristina Rosi, di Monte San Savino (AR), colpita da un arresto cardiaco al settimo mese di gravidanza, continua a fare il giro del mondo. Un evento tragico che lo scorso anno le ha provocato gravi danni, trascinandola in coma fino a quando, qualche giorno fa, ha pronunciato diverse volte la parola “mamma”. Un enorme progresso, che riaccende la speranza per Cristina e per le persone che la amano.

Gabriele Succi, il marito, non si è mai perso d’animo: lo scorso dicembre ha lanciato una raccolta fondi che, grazie alla rete di solidarietà, gli ha permesso di trasferire Cristina presso un centro altamente specializzato in terapie neurologiche in Austria e di poter pagare le costose cure. Gabriele si era appellato alla generosità di tutti e ha avuto una grande risposta: sono stati raccolti oltre 180mila euro, grazie a 4mila donatori e oltre 11mila condivisioni sui social media.

Deglutire, parlare, sottoporsi ad un programma di fisioterapia robotica, alternata alla piscina. “Queste ed altre sono le attività mirate a ristabilire l’equilibrio psico-fisico che Cristina deve affrontare – scrive Gabriele sulla piattaforma – Fino ad oggi sono stati spesi già oltre 104.000 euro per il trasferimento, le visite mediche e per i primi tre mesi di permanenza nella struttura. Traguardi importanti, ma non bastano per salvare Cristina. Per questo l’obiettivo iniziale della raccolta fondi è stato raddoppiato”. Servono 300mila euro adesso e il tempo è tiranno.

La raccolta fondi continua ad essere aperta proprio per permettere di tenere viva la speranza per Cristina, il percorso riabilitativo è ancora molto lungo e costoso. Il crowdfunding sociale può costituire un aiuto fondamentale in questo momento per permettere la continuità delle cure.

Adesso Cristina è fuori pericolo, è migliorata tanto rispetto ai mesi scorsi. Le è stata rimossa la tracheo, è più rilassata. Si trova in una fase delicata in cui non si può che essere pazienti e vivere alla giornata i progressi fatti. “Noi siamo felici di vederla così oggi, per tutto quello che ha passato, per tutte le volte in cui ha rischiato la vita” dice Gabriele.

Non c’è gioia più bella di quella che si vede negli occhi di un/a bimbo/a quando guarda la mamma! Caterina ha bisogno di Cristina e Cristina ha bisogno di noi” scrive una persona che ha donato alla raccolta. Tanti altri sono i messaggi di augurio e di “non mollare mai” da parte dei donatori, a dimostrazione del fatto che questa storia sta muovendo sensibilità e generosità sul web.

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