Arriva la prima cancellazione di un open day di vaccinazioni con AstraZeneca. Dopo i casi di Genova e Lucca, con una 18enne e una 42enne ricoverate in gravi condizioni dopo l’inoculazione del composto sviluppato dai ricercatori di Oxford, si è scatenato il dibattito sull’opportunità di somministrare questo vaccino anche ai più giovani. In Italia, infatti, AstraZeneca è raccomandato da Aifa preferenzialmente per gli over 60. E ora arriva la prima retromarcia: l’Asl Napoli 2 ha deciso di revocare l’open day programmato per giovedì sera con la somministrazione di vaccino Astrazeneca a tutti i residenti di oltre 18 anni, senza prenotazione.

La vaccinazione era prevista dalle 19 alle 23 in nove centri vaccinali dell’Asl Napoli 2 in diversi Comuni. L’Asl sta ora valutando se siano disponibili abbastanza dosi di Pfizer per convertire la serata e tenerla ugualmente con diverso vaccino. Il composto di Pfizer infatti è infatti raccomandato fin da subito a tutte le persone sopra i 16 anni, mentre una settimana fa Aifa ha dato il via libera anche alla somministrazione agli adolescenti tra i 12 e i 16 anni.

La raccomandazione di Aifa sulla somministrazione riservata agli over 60 per i vaccini a vettore virale – AstraZeneca e Johnson&Johnson – non è mai cambiata e anche la Commissione tecnico scientifica ha detto no a far cadere la restrizione. Da alcune settimane però le Regioni hanno scelto di affidarsi agli open day: giornate di vaccinazione con AstraZeneca aperte a tutti, senza limiti di età. Un modo per velocizzare le somministrazioni e allo stesso tempo smaltire le dosi del composto Vaxzevria che altrimenti rischierebbero pian piano di accumularsi nei frigoriferi. Una pratica utilizzata anche in altri Paesi europei, come la Germania, dove anche gli under 60 possono accedere alla vaccinazione con AstraZeneca o J&J su base volontaria e previo consulto medico.

Proprio in uno di questi open day organizzato dalla Regione Liguria, però, si è vaccinata la ragazza 18enne ora ricoverata al Policlinico San Martino di Genova per una trombosi. Come ha fatto la donna di 42 anni di Lucca ricoverata in condizioni gravissime nella terapia intensiva dell’ospedale Cisanello a Pisa dopo essere stata colpita da un ictus giovedì scorso. Alla luce di questi casi e del “mutato contesto epidemiologico”, anche il coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli ha chiesto una “riflessione” sulla somministrazione del vaccino Astrazeneca ai giovani e giovanissimi.

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