Dai tredici ai quindici dollari a pillola. Questi i prezzi del traffico di sostanze stupefacenti diretto, secondo la Dda di Catania, dal 74enne siciliano Angelo Claudio Passanisi con il fondamentale contributo della moglie, residente negli Stati Uniti. L’uomo, originario di Augusta, in provincia di Siracusa, è tra le cinque persone arrestate questa mattina nell’ambito dell’inchiesta Fast Shipping che ha impegnato sul territorio Guardia di finanza e polizia, oltre che i funzionari dei funzionari dell’Homeland Security Investigations, che negli States si occupano di contrasto alle attività illecite transfrontaliere. Altre tre persone sono finite ai domiciliari, mentre sono in tutto 30 gli indagati. Al centro dell’inchiesta c’è l’Oxycontin, farmaco a base di ossicodone, un oppioide semisintetico che somministrato sotto forma di pillole e con un importante effetto analgesico. Lo stesso, però, viene utilizzato anche come sostanza stupefacente. Passanisi e Maria Lanna avrebbero potuto contare su un’articolata rete di uomini di fiducia, che comprendeva anche sei medici. Uno di loro – il 64enne Santo Ternullo – è stato raggiunto dal divieto di esercizio della professione oltre che da un decreto di sequestro per un valore complessivo di oltre 115mila euro.

Nel fascicolo dell’indagine sono confluiti un elevatissimo numero di spedizioni postali, monitorate dagli investigatori dopo avere appurato che all’interno dei pacchi si trovavano le confezioni di Oxycontin. Punto di partenza era un ufficio postale situato nel cuore di Catania, mentre le destinazioni di volta in volta variavano. Dal Connecticut alla Florida, dove vive la moglie di Passanisi, che, come il marito, è finita in carcere. Dopo essere giunte sul suolo americano, le pillole venivano passate agli spacciatori che si occupavano della vendita al dettaglio con un ricavato di volta in volta di decine di migliaia di euro. Parte dei proventi sarebbe poi tornata in Sicilia, tramite l’utilizzo di sistemi per trasferire denaro oppure con accrediti su conti correnti statunitensi riconducibili agli stessi vertici dell’organizzazione.

Anello fondamentale del sistema, come detto, sarebbero stati i medici di base, chiamati a confezionare le ricette utili ad acquistare in farmacia l’ossicodone. Soltanto Angelo Passanisi, tra il 2014 e il 2019, avrebbe ottenuto oltre mille prescrizioni, e ciò nonostante l’uomo non avesse patologie correlate all’uso del medicinale. Tra ottobre e novembre 2019, inoltre, decine di ricette sarebbero state intestate a un uomo che gli investigatori hanno appurato essere morto otto anni prima. La spregiudicatezza di Passanisi si sarebbe accompagnata da una parte alla convinzione di non finire in carcere, dato il superamento della soglia dei 70 anni, ma anche dalla pianificazione di una fuga all’estero per evitare eventuali provvedimenti da parte dell’autorità italiane. A riprova di ciò ci sono alcune intercettazioni in cui l’uomo cerca di informarsi sulla possibilità di arrivare negli Stati Uniti tramite il Messico. L’escamotage sarebbe stato necessario in quanto Passanisi era stato già destinatario di un divieto di reingresso sul suolo americano. Per aggirare i controlli, il 74enne avrebbe recuperato anche documenti falsi. Un obiettivo raggiunto anche tramite una trasferta lampo a Malta

Il nome scelto per la nuova identità era Anthony Palladino. Passanisi avrebbe mantenuto inalterato il giorno del compleanno, ma si sarebbe regalato sei anni di giovinezza. Anziché nel 1946, Anthony Palladino sarebbe nato nel 1952.

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