L’Agenzia europea per i farmaci (Ema) ha avviato l’esame in rolling review del vaccino sviluppato dalla cinese Sinovac. L’Ema ha avviato l’esame del composto sviluppato con il virus inattivato di Sars Cov 2 – Vero cell – sviluppato da Sinovac Life Sciences Co. Il richiedente Ue è LifeOn S.r.l. La decisione si basa sui risultati preliminari di studi di laboratorio e clinici che suggeriscono come il vaccino inneschi la produzione di anticorpi che prendono di mira Sars-CoV-2, il virus che causa il Covid-19, e può aiutare a proteggere dalla malattia. L’Ema valuterà i dati non appena saranno disponibili per decidere se i benefici superano i rischi. L’analisi continuerà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per una domanda formale di autorizzazione all’immissione in commercio. L’11 aprile scorso però proprio la Cina aveva ammesso che i vaccini sviluppati in Cina dimostravano una bassa efficacia I vaccini cinesi “non hanno tassi di protezione molto elevati”, aveva spiegato Gao Fu, a capo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie della Cina in una conferenza stampa nella città di Chengdu.

Il tasso di efficacia di Sinovac, vaccino cinese, nella prevenzione dei contagi è attestato, da ricercatori brasiliani, fino al 50,4%. In confronto, il vaccino prodotto da Pfizer è risultato efficace al 97%. A oggi Pechino non ha ancora approvato alcun vaccino straniero da utilizzare in Cina. Gao non aveva fornito dettagli sui possibili cambiamenti nella strategia, ma ha menzionato l’mRNA, una tecnica precedentemente sperimentale utilizzata dagli sviluppatori di vaccini occidentali mentre i produttori di farmaci cinesi utilizzavano la tecnologia tradizionale ovvero usando il virus depotenziato.

Intanto l’Organizzazione mondiale della sanità deciderà questa settimana se approvare Sinovac e un altro vaccino sviluppato in Cina, Sinopharm, per l’uso di emergenza contro il Covid-19. Sarebbe la prima volta che un vaccino cinese verrebbe aggiunto all’elenco per l’uso di emergenza dall’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite e innescherebbe una più ampia introduzione di sieri cinesi che vengono già utilizzati in alcuni Paesi diversi oltre alla Cina stessa. Mariangela Simao, vicedirettrice generale per l’accesso a medicinali, vaccini e prodotti farmaceutici, afferma che alcuni “accordi finali” devono essere presi prima venga espressa l’ultima parola dal gruppo di consulenza tecnica dell’Oms. “Ci aspettiamo di prendere entrambe le decisioni entro la fine di questa settimana”, ha precisato. L’Oms ha detto che si aspetta che venga presa prima una decisione sul vaccino Sinopharm e successivamente Sinovac. “Sappiamo che alcuni Paesi dipendono da questa decisione di procedere con la vaccinazione”, ha specificato Simao.

Articolo Precedente

Negli Usa il piano anti pandemico è già in fase avanzata: l’Europa dov’è?

next
Articolo Successivo

“I soldi della Total alla giunta golpista in Birmania”: Le Monde svela i patti del colosso del petrolio coi generali del colpo di Stato

next