Il mondo FQ

La7

Ultimo aggiornamento: 15:09 del 20 Aprile 2021

Crisanti a La7: “Non ci sono i numeri per riaprire, a differenza dell’Inghilterra. Chiediamoci quale governo abbia più rispetto per la salute”

Icona dei commenti Commenti

Io ho bocciato Draghi senza appello? Lui fa l’economista, mica il microbiologo. Non mi azzardo assolutamente a dire cose che esulano dal mio campo. Dico solo che non ci sono i numeri per riaprire in sicurezza senza che riparta la catena di trasmissione”. Così a “L’aria che tira” (La7) Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e virologia dell’università di Padova, commenta le riaperture annunciate dal presidente del Consiglio Mario Draghi, citando il caso cileno: “Lo scenario che dobbiamo assolutamente evitare è quello avvenuto in Cile: qui è stato vaccinato il 70% della popolazione con il Sinovak, che ha un’efficacia del 60%. Nel Cile, con una protezione media della popolazione pari a circa il 40%, dopo che hanno riaperto gradualmente, nel giro di 2 mesi si sono ritrovati devastati da un’ondata piena anche di varianti resistenti ai vaccini. E noi in Italia stiamo per riaprire col 12% della protezione media della popolazione”.

Il virologo menziona il caso inglese e le proteste dei ristoratori italiani: “Da lunedì scorso l’Inghilterra ha allentato le misure di restrizione ed è entrata in una situazione simile a quella in cui entreremo noi lunedì 26 aprile, con la differenza che l’Inghilterra ha 30 morti e 2mila casi al giorno, oltre che il 70% della popolazione vaccinata. Facciamoci una domanda: quale governo ha più rispetto per la salute? Perché i ristoratori e i gestori dei pub inglesi non si lamentano? Perché hanno ricevuto soldi e ristori. In Italia, quindi, si analizzino quanti soldi i ristoratori hanno avuto rispetto al fatturato e ai dipendenti. Io – conclude – sarei stato contentissimo se ai ristoratori italiani avessero dato tutti i soldi che meritano. È giusto che il titolare di un’attività, di fronte a una catastrofe naturale, sia protetto e tutelato, così come avviene in caso dei un terremoto. Questa è una catastrofe che colpisce tutta la società, quindi è giusto che i contribuenti dimostrino solidarietà per le persone svantaggiate. Però è altrettanto giusto che le persone svantaggiate abbiano rispetto per la salute di tutti“.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione