L’imprenditore Carlo Monni è morto a 81 anni il 6 aprile scorso: era risultato positivo al coronavirus dopo la sua festa di compleanno, una cena la sera del 20 marzo in un locale di Capoterra, provincia di Cagliari, tenuta nel pieno rispetto delle regole, perché in quel momento la Sardegna era zona bianca. Le misure da arancione sarebbero scattate solo 24 ore dopo. Sempre il 6 aprile, lo stesso Comune di Capoterra veniva dichiarato zona rossa. Oggi che tutta la Regione è tornata alle restrizioni più dure, questa storia diventa un simbolo di quello è accaduto sull’Isola dopo che il primo marzo era stata di fatto dichiarata “Covid free”.

Carlo Monni era un imprenditore molto noto in Sardegna: il 7 aprile l’Unione Sarda dà notizia del suo decesso, ricordando che l’81enne era presidente della Cosatec, società di impiantistica industriale e domotica da oltre 250 dipendenti. Era stato anche vicepresidente del Credito industriale sardo e dell’Associazione industriale Sardegna, oltre che per alcuni anni anche esponente del Partito Sardo d’Azione. Il quotidiano rivela anche che Monni era rimasto alla guida dell’azienda fino al giorno del suo ricovero in ospedale, avvenuto pochi giorno dopo la sua festa di compleanno.

È il Corriere della Sera invece a raccontare le circostanze di quella cena, consentita perché in zona bianca non esistevano limiti orari all’apertura dei locali. Una tavolata con i parenti e pochi amici, una quindicina di persone in tutto ma in un ristorante affollato. Monni, racconta un conoscente, era restio a festeggiare: le regole però lo permettevano e aveva anche ricevuto la prima dose di vaccino. Essendo un imprenditore molto conosciuto, durante la festa è stato avvicinato da molte persone per gli auguri. Pochi giorni dopo, scrive sempre il Corriere, sono comparsi i primi sintomi e le difficoltà respiratorie che hanno imposto il ricovero immediato. Il 6 aprile il decesso. Nel frattempo, l’attività di screening effettuata dall’azienda sanitaria locale ha fatto emergere ben 43 casi positivi collegati a quella cena al ristorante a Capoterra.

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