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Toscana e Piemonte da lunedì in arancione, ma Firenze, Prato e Cuneo restano rosse

Misure rafforzate nelle tre province anche nei comuni della zona socio sanitaria Valdarno Empolese Valdelsa e in quelli della zona socio sanitaria Alta Valdelsa. Superata la soglia dei 250 casi per 100mila abitanti anche a Torino, ma lunedì dovrebbe comunque tornare arancione
Toscana e Piemonte da lunedì in arancione, ma Firenze, Prato e Cuneo restano rosse
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La Toscana e il Piemonte lunedì passeranno dalla zona rossa alla zona arancione. Ma le parziali riaperture non riguarderanno la totalità delle due regioni. In Toscana le province di Firenze e Prato resteranno rosse perché superano l’incidenza settimanale di 250 casi ogni 100mila abitanti, dato limite indicato dalla legge per l’assunzione di provvedimenti. Stessa cosa accadrà nella provincia di Cuneo, che dovrà ancora attendere fino a metà settimana. Torino invece dovrebbe tornare arancione come il resto del Piemonte già da lunedì 12 aprile: è questa infatti la decisione presa dall’Unità di crisi che si è riunita nel pomeriggio di sabato.

La nuova chiusura, fa sapere una nota della Regione Toscana, sarà valida da lunedì 12 aprile fino a sabato 17 aprile, in attesa poi di nuovi dati. Oltre ai territori di Firenze e Prato, le zone socio-sanitarie che rimarranno rosse, si legge, comprendono i comuni di San Miniato, Montopoli in Val d’Arno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto parte della provincia di Pisa ma compresi nella zona socio sanitaria Valdarno Empolese Valdelsa e i comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Radicondoli compresi nella zona socio sanitaria Alta Valdelsa, in provincia di Siena.

Le misure, appunto, sono necessarie in virtù dei dati. Oltre all’incidenza elevata, spiega ancora la Regione Toscana, l’atto è determinato dalla situazione ad alto rischio nel sistema ospedaliero e sanitario con fortissima occupazione di terapie intensive e alta diffusione di ricoveri nei reparti Covid. Per questo i direttori delle Aziende sanitarie di riferimento sono “concordi nel chiedere di limitare la mobilità per non congestionare ulteriormente e il sistema ospedaliero e sanitario toscano”. Le decisioni – precisa la Regione – sono state assunte dopo attento esame in assemblee con i Sindaci dei territori interessati.

In Piemonte, invece, non si hanno ancora delle date certe. Se da una parte quindi per Alessandria, Asti, Biella, Novara, Vercelli e Vco le nuove misure, e cioè il passaggio in zona arancione, entrano in vigore lunedì, a Cuneo si aspetterà ancora qualche giorno. Nella provincia l’incidenza è di 261 casi ogni 100 mila abitanti. L’ipotesi è che si possa scendere al di sotto del livello di allerta per mercoledì o giovedì. Le scuole, in ogni caso, torneranno in presenza da lunedì in tutta la Regione: fino alla terza media tutti gli alunni entreranno in classe, mentre per le superiori si rientrerà al 50%.

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