Chiara Ferragni e la piccola Vittoria si stanno godendo il primo giorno a casa, tra le coccole con papà Fedez e con il fratellino Leone, il primogenito comprensibilmente geloso della new entry. Intanto l’imprenditrice digitale da 23 milioni di follower è tornata a parlare del parto nelle proprie Instagram Story, per fare chiarezza su un dettaglio a cui tutti avevano fatto caso. “Stavo leggendo un po’ dei vostri commenti però ragazzi.. secondo voi io mi trucco per andare a partorire?“, ha esordito lei.
Poi ha spiegato: “Stavo facendo un lavoro lunedì pomeriggio, verso le sei.. alle nove ho cominciato ad avere delle contrazioni e il mio dottore mi ha detto di andare lì subito, quindi non è che mi sono messa a struccarmi etc. Sono andata com’ero vestita e com’ero pettinata. Avevo un glam top che ha resistito tutto il parto, quindi fa super ridere”. In seguito ha concluso: “Durante la prima gravidanza ero sudata, tutta sfatta, invece questo secondo parto è stato molto veloce, ho avuto contrazioni forti solo per 50 minuti e poi ho fatto l’epidurale, è durato in tutto quattro ore quindi è stato veramente fantastico”.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez