Il gruppo Volkswagen costruirà sei fabbriche di batterie in Europa, con una capacità complessiva di 240 Gwh all’anno, in grado di supportare l’offensiva di veicoli a elettroni da tempo intrapresa dalla casa tedesca.

Gli impianti saranno operativi entro la fine di questa decade, come ha spiegato il responsabile tecnico di Volkswagen Thomas Schmall. Chiarendo anche che, se necessario, parteciperanno anche dei partner alla realizzazione delle fabbriche. La prima di queste, realizzata in collaborazione con la startup Northvolt, nascerà a Skelleftea (Svezia) nel 2023, raggiungerà i 40 Gigawattora di capacità e produrrà accumulatori per marchi premium.

Sarà poi la volta dell’impianto di Salzgitter (Germania) nel 2025. Anche in questo caso la capacità sarà di 40 Gwh, ma le batterie andranno ad equipaggiare modelli di marchi generalisti: avranno un design unificato e potranno essere usate su linee diverse, “il che aiuterà a mantenere il loro costo significativamene più basso di 100 euro per chilowattora“, ha dichiarato Schmall. Secondo il quale sarà in questo modo possibile fare dell’elettrico la tecnologia più affidabile e, soprattutto dominante. La terza fabbrica, nondimeno, nascerà in Spagna o Portogallo, mentre la quarta in Polonia o Repubblica Ceca.

L’annuncio dei nuovi impianti europei per la produzione di batterie fa il paio con la strategia commerciale di Vw, che nel 2021 punta a raddoppiare le proprie vendite di auto a batteria, conquistando una quota mondiale tra il 6 e l’8%. Puntando, dal 2030 in poi, a percentuali ben più robuste nella sua mix: il colosso di Wolfsburg prevede che il 70% delle vendite in Europa, nonché il 50% in Cina e negli Stati Uniti, sarà rappresentato proprio da veicoli elettrici.

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