di Angelo D’Auria
È fuor di dubbio che il voto su Rousseau per decidere se sostenere il nuovo esecutivo di Draghi abbia costituito una lacerazione all’interno del Movimento 5 stelle e all’interno anche della mia famiglia. Il dibattito è stato acceso e la decisione finale su cosa fosse meglio fare molto incerta.
Abbiamo votato Sì, come sostenevano Beppe Grillo e Giuseppe Conte, ma con una grande voglia di votare No, come sostenevano Alessandro Di Battista e Marco Travaglio, che consideriamo tutti in buona fede; e dopo aver votato siamo rimasti con il grande dilemma se fosse stata la scelta più giusta. Ritengo che se si rifacessero le votazioni, alla luce delle scelte che il governo fa quotidianamente, il risultato potrebbe cambiare radicalmente e in continuazione, verso il Sì o verso il No, anche con un quesito meno tendenzioso.
Comprendiamo la decisione di espellere i “disobbedienti” per dare credibilità all’indirizzo politico che gli iscritti hanno espresso, credibilità alla democrazia diretta (e alla piattaforma Rousseau) e per attenersi al rispetto delle regole, che vorrebbe gli onorevoli solo come “portavoce”; ma votare la fiducia, in questo caso, attiene più alla strategia politica che non alla sfera dei principi del Movimento.
Quindi per salvaguardare e anzi valorizzare la piattaforma Rousseau e con essa la democrazia diretta, ma soprattutto l’unità del Movimento, propongo che siano gli iscritti a decidere con un ulteriore voto se i dissidenti debbano essere espulsi o no.
Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’abbonamento Sostenitore e diventando membri del Fatto social club. Tra i post inviati Peter Gomez e la redazione selezioneranno quelli ritenuti più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Se vuoi partecipare sottoscrivi un abbonamento volontario. Potrai così anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione, mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee, sceglierai le inchieste che verranno realizzate dai nostri giornalisti e avrai accesso all’intero archivio cartaceo.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez