Generalmente siamo abituati a pensare che la qualità di un mouse venga identificata dal numero di CPI: più questo valore è alto, più il mouse sarà sensibile. Ma se una volta superato il limite dei 3000 CPI (il valore più comune che si trova tra i mouse usati dalla maggior parte dei giocatori) non si riesce più a notare una differenza sostanziale, a cosa possiamo appellarci?

Il nuovo mouse Razer Viper 8K Hz interviene proprio per risolvere questa problematica, e lo si intuisce già dal nome stesso: “8K Hz” sta a indicare il polling rate del mouse, ben 8 volte superiore allo standard che si trova in giro al giorno d’oggi. Un polling rate così alto indica che il mouse invia un segnale al PC per ben 8000 volte al secondo: ciò significa che il segnale impiega 0.125 ms per viaggiare dalla periferica al computer.

Specifiche tecniche

La decisione di lavorare su un aumento del polling rate anziché sui CPI dovrebbe portare un grande beneficio, soprattutto nei cosiddetti “sparatutto”, che richiedono una certa precisione e velocità di mira, qualità che il semplice aumento dei CPI non sarebbe riuscito a soddisfare. Tra le caratteristiche tecniche del Razer Viper 8K Hz, oltre al polling rate fino a 8000 Hz, troviamo un sensore Razer Focus+ in grado di raggiungere un massimo di 20.000 CPI, un peso di 71 grammi e un totale di 9 tasti programmabili. Il cavo USB è intrecciato e lungo 1,8 metri, mentre le dimensioni nella media, pari a 126,7 x 57,6 x 37,8 mm.

Design e Comfort

Si sa che buona parte dell’esperienza utente con un qualsiasi prodotto viene influenzata dal design di tale prodotto e dal comfort offerto dal suo utilizzo. Dunque, oltre al lavoro svolto sul polling rate, Razer ha tenuto a mente il fatto che la facilità di utilizzo del mouse e la sua ergonomia sono senza dubbio dei fattori rilevanti. A tal proposito, si è pensato di mantenere il design classico del Viper originale, aumentando leggermente lo spessore del cavo in modo da garantire un polling rate così elevato.

È abbastanza leggero da facilitare il movimento senza creare troppi problemi, grazie anche all’aiuto dei piedini composti al 100% da PTFE che contribuiscono a un utilizzo molto scorrevole. È ovviamente ambidestro, come tutti gli altri mouse progettati da Razer. Unica pecca nel design è forse l’altezza, che non garantisce un “palm grip” confortevole al 100%, specialmente se avete una mano un po’ più grande della media.

I pulsanti programmabili sono 7: oltre ai quattro laterali, è possibile impostare una funzione per lo scroll (in alto e in basso), il tasto destro e lo switch CPI che, trovandosi in una posizione non proprio comoda (sotto il mouse), potrebbe essere assegnato a funzioni che non richiedono un’attivazione immediata.

Nota di merito anche per la qualità dei grip laterali: sono fatti di gomma e incorporati nello chassis del mouse, quindi potete stare sicuri che non si staccheranno (l’unica pecca è che con il tempo si consumano, ma questo è abbastanza scontato). Stesso materiale utilizzato per la copertura della rotellina, ma diversa tecnica di produzione.

Ultima chicca estetica, gli immancabili led RGB: ovviamente illuminano il logo Razer, che si trova al centro del mouse. Sono configurabili tramite il software apposito, ma sarà impossibile notarli durante l’uso poiché, ovviamente, vengono del tutto coperti dalla mano.

Esperienza di gioco

Il cuore pulsante di questo mouse è sicuramente il sensore ottico Focus+, sviluppato dalla stessa Razer. Sebbene l’azienda non dia la massima importanza ai CPI, questo modello può comunque raggiungere un valore massimo di 20000. Lo abbiamo usato durante una sessione di Overwatch con le impostazioni grafiche al minimo, in cui il gioco ha mantenuto un framerate compreso tra i 340 e i 220 fps, a seconda della scena. In una situazione di gioco come questa, non abbiamo notato personalmente i benefici introdotti dagli 8000 Hz, ma è probabile che solamente i giocatori più esperti e allenati riescano a farlo, così come noi ci siamo riusciti nel test descritto in precedenza.

I pulsanti laterali si basano su switch ottici, che a differenza dei classici switch meccanici, inviano il segnale tramite “l’interruzione” di un raggio di luce, invece che al contatto di due componenti metalliche. Gli switch utilizzati nel Viper 8K Hz sono un’evoluzione di quelli montati sulle tastiere Razer Huntsman.

Caratteristiche e Software

Razer ha deciso di puntare in grande, e lo ha fatto inserendo talmente funzioni personalizzabili in questo mouse che in confronto il tempo passato nella schermata di personalizzazione del vostro personaggio in un qualsiasi RPG vi sembrerà un attimo.

Una tra queste è l’Asymmetric cut-off, che consente di impostare la distanza dal tappetino entro la quale il mouse deve attivarsi o disattivarsi. A supporto di questa funzione troviamo Smart Tracking, che consente di calibrare il mouse pad in modo da avere un’accuratezza più elevata per il cut-off.

Tutti i tasti sono personalizzabili, tranne il click sinistro. E potete assegnargli qualsiasi funzione vi aggradi: avete scritto un programma che fa partire in remoto la macchinetta del caffè? Potete assegnare l’avvio dell’eseguibile a un tasto del vostro mouse.

Nella memoria del mouse potete inoltre caricare cinque configurazioni di utilizzo differenti, che rimarranno salvate anche nel caso in cui deciderete di utilizzarlo su un pc diverso da quello su cui avete eseguito la configurazione.

Conclusioni

Il Razer Viper 8K Hz è un mouse “cattivo”, agguerrito, pronto a spazzare via qualsiasi concorrenza gli si ponga davanti. Certo, come un buon comandante non può vincere una battaglia senza un buon esercito, allo stesso modo il Viper 8K Hz avrà bisogno di un hardware altamente performante per poter sfoggiare a pieno tutte le sue caratteristiche.

Sebbene sia un prodotto estremamente valido, non è esente da difetti: i tasti laterali che vengono raggiunti con l’anulare sono quasi impossibili da usare, inoltre come vi abbiamo raccontato il mouse non è l’ideale per chi usa una presa “palm grip” e ha una mano grande. Per ottenere il massimo delle prestazioni è richiesto inoltre che l’Adaptive-Sync venga disattivato, ma questo non è sempre possibile: ci sono dispositivi, come ad esempio i laptop, che non lo permettono.

Un mouse del genere darà un grande vantaggio ai giocatori professionisti, che riescono a cogliere la differenza tra un polling rate da 1000 Hz e uno da 8000 Hz, ne traggono beneficio e riescono a sfruttare quei millesimi di secondo che potrebbero cambiare le sorti di una partita. La stragrande maggioranza degli utenti, al contrario, non noterà particolari miglioramenti durante le proprie sessioni di gioco.

I videogiocatori che però hanno sempre visto il mouse come un’estensione del proprio braccio hanno finalmente qualcosa su cui poter fare forte affidamento, siamo sicuri che molti di voi non vedono l’ora di collegarlo alle proprie macchine da gioco. Se siete interessati all’acquisto, sappiate che il Razer Viper 8K Hz è già disponibile per il mercato italiano a un prezzo di listino di 90 euro, anche se al momento della stesura di questa recensione costa qualche euro in più.

Articolo Precedente

Cyber sicurezza, database di 3,2 miliardi di email e password trovato in rete: controllate se ci siete anche voi!

next
Articolo Successivo

Apple Mappe, in iOS 14.5 nuovi strumenti aiutano a evitare gli ingorghi

next