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Covid, caso Norvegia. L’agenzia del farmaco: “Non c’è prova di collegamento tra anziani malati morti e vaccino”

Era stata l'Agenzia norvegese del farmaco a segnalare il possibile rischio che gli effetti comuni del vaccino potessero aver influito sui decessi di persone tutte over 75 e già con gravi patologie

Il caso Norvegia non era un caso. O meglio si è definitivamente chiarito che non c’è nessun nesso tra il vaccino e la morte di 23 anziani malati, in alcuni anche terminali. Le autorità sanitarie norvegesi fanno sapere che non ci sono prove di un collegamento diretto. Era stata l’Agenzia norvegese del farmaco a segnalare il possibile rischio che gli effetti comuni del vaccino potessero aver influito sui decessi di persone tutte over 75 e già con gravi patologie.

L’agenzia Bloomberg, che per prima aveva segnalato l’alert norvegese, riporta la dichiarazione del medical director dell’agenzia: “Chiaramente, Covid-19 è molto più pericoloso per la maggior parte dei pazienti della vaccinazione. Non siamo allarmati”. Fino a venerdì, la Norvegia, come gli altri paesi, aveva utilizzato solo il vaccino fornito da Pfizer/Biontech che avevano fatto sapere che stavano lavorando con le autorità di Oslo per indagare su eventuali correlazioni.

Intanto la Norvegia alleggerirà alcune delle restrizioni anti Covid dopo che le misure aggiuntive imposte due settimane fa hanno ottenuto gli effetti previsti come fa sapere la premier Erna Solberg parlando al parlamento, citata dal Guardian. “Abbiamo ancora il controllo sulle infezioni, ma la situazione può cambiare rapidamente”.