Maria Fida Moro, figlia di Aldo Moro, ha aderito alla raccolta firme in sostegno della mozione di sfiducia di Fratelli d’Italia nei confronti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Alla stessa petizione ha aderito anche il nipote dello statista democristiano ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978, Luca. “Le ragioni sono semplicissime – scrive Maria Fida Moro – Un’intera generazione di studenti ha già perso oltre sette mesi di scuola e, se va tutto bene perderà un altro anno. L’economia del nostro Paese è stata azzerata, bonus o non bonus. La gente è terrorizzata a causa della mancanza di informazioni chiare e precise. Siamo tutti agli arresti domiciliari, ma non sappiamo fino a quando. È stato eroso il potere sovrano del Parlamento e cancellati, come se fosse normale, i diritti inviolabili dell’uomo. Primo fra tutti la libertà, che è il bene più prezioso di tutti”. Nella sua lunga nota Maria Fida Moro, peraltro, non fa mai riferimento alla pandemia globale e alle misure analoghe, se non più aspre, prese proprio in questi giorni da altri Paesi in Europa e nel mondo.

“Mio padre, Aldo Moro, è stato ucciso e come lui tanti altri servitori dello Stato in nome della libertà – prosegue la – Ci sono state innumerevoli terribili guerre per riavere e difendere la libertà. La normalità non è una gentile concessione del Governo, è il nostro destino di uomini liberi, creati a immagine e somiglianza di Dio che ci ha fatto dono del libero arbitrio. Non siamo pedine inanimate su una scacchiera. Siamo persone! Il Governo faccia al meglio il proprio lavoro, cosa che fin ora non ha saputo fare, invece di tiranneggiare sugli italiani. Dove sono gli uomini di legge e coloro che hanno studiato diritto? Dove sono gli uomini di buona volontà? Dov’è la gente di buon senso? Dove sono gli uomini liberi? Venite a firmare – conclude Maria Fida Moro – o i morti di tutte le guerre saranno morti invano”. La Moro finora era sempre stata vicina a posizioni di centro e centrosinistra, anche se negli ultimi anni c’era stato un avvicinamento con l’area radicale. E’ stata parlamentare della Dc e di Rifondazione Comunista a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta. Nel 2016 l’ultima esperienza politica quando si candidò al consiglio comunale di Roma in una lista in sostegno di Roberto Giachetti.

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