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Rientro dei cervelli, l’esenzione fiscale sul 50% dei redditi spetterà anche a chi ha portato la residenza in Italia prima del 2020

Lo prevede un emendamento alla legge di Bilancio che si applica a chi sia già beneficiario del regime di favore per i lavoratori impatriati e abbia almeno un figlio minorenne oppure abbia comprato casa dopo essersi trasferito o lo faccia entro 18 mesi
Rientro dei cervelli, l’esenzione fiscale sul 50% dei redditi spetterà anche a chi ha portato la residenza in Italia prima del 2020
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Benefici fiscali allargati per i lavoratori altamente qualificati che hanno spostato la residenza in Italia. Un emendamento di Andrea Giarrizzo (M5s) alla legge di Bilancio per il 2021 consente infatti di usufruire di agevolazioni fiscali più ampie rispetto a quelle introdotte nel 2019 con il decreto Crescita a chi si sia trasferito prima del 2020 e sia già beneficiario del regime di favore per i lavoratori impatriati. Questi soggetti possono scegliere di estendere per altri cinque anni il regime di favore che esenta dall’Irpef il 50% dei redditi in due casi.

Il primo caso riguarda chi abbia almeno un figlio minorenne, anche in affido preadottivo, o abbia comprato casa dopo essersi trasferito o lo faccia entro 18 mesi. Può accedere al regime agevolato dietro pagamento di un importo una tantum pari al 10% del reddito. L’importo scende al 5% se ci sono almeno tre figli minorenni oltre all’acquisto della casa.

Le modalità di esercizio dell’opzione sono definite tramite provvedimento dell’Agenzia delle entrate e i proventi del versamento delle somme derivanti dall’esercizio dell’opzione sono destinati al finanziamento del Fondo per gli Investimenti nella Ricerca Scientifica e Tecnologica. Le norme non si applicano agli sportivi professionisti.

Il gruppo Controesodo ha segnalato che l’emendamento che operava un’estensione parallela per i ricercatori non è stato approvato.

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