Vittoria Ferdinandi, 34 anni, di Perugia, è la direttrice del ristorante (e centro polifunzionale) “Numero Zero”: aperto nel capoluogo umbro nel novembre 2019, impiega un gruppo di ragazzi e ragazze (pari al 50% del personale) che soffrono di disturbi mentali di diversa entità e che si alternano tra cucina, sala e bancone. L’iniziativa è nata per cercare di costruire un luogo di possibilità concreta per il reinserimento sia sociale sia lavorativo dei malati psichiatrici, per i quali il lavoro non esiste o, se esiste, si concretizza in mansioni decentrate rispetto alla socialità e alla comunità (in archivi, magazzini, etc).
Insieme ai ragazzi indossano il grembiule anche operatori e psicologi dell’associazione RealMente, che ha ideato il progetto in collaborazione con la Fondazione La città del Sole-Onlus che ha preso in locazione lo spazio nel centro storico di Perugia. “Numero Zero” ha aperto dopo un lavoro di restauro e adeguamento realizzato anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e della Brunello Cucinelli S.p.a..

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