Valentina Bonanno, 30 anni, di Palermo, sin da bambina ha vissuto tra Italia e Kenya, dove insieme alla madre ha fondato l’associazione Maharagwe Fauzia Onlus che presiede. Un’idea nata dopo la morte nel 2008, per setticemia conseguente al parto, di Fauzia, giovane ragazza keniota, a cui Valentina era molto legata. La finalità dell’associazione è infatti quella di sviluppare una rete sicura di supporto alla gravidanza, parto e puerperio attraverso la formazione di ostetriche e personale qualificato. In un contesto caratterizzato da elevata mortalità durante il parto, diventa infatti essenziale garantire ad ogni mamma la possibilità di partorire seguendo le proprie tradizioni e culture ma in assoluta sicurezza. Inoltre, qualora la madre sia affetta da malattie trasmissibili come l’Hiv, per limitare la possibilità di contagio al neonato, l’associazione si impegna a garantire un parto cesareo e nutrimento alternativo rispetto all’allattamento al seno.
Ad oggi l’associazione si avvale di una squadra di ostetriche tradizionali, sparse sul territorio, a cui offre strumenti e formazione, contatti e appoggio. È anche impegnata in attività di assistenza presso la clinica di Mambrui.

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