3. Il Barbiere di Martone, un capolavoro andato in onda di pomeriggio (chissà perché)

Nascosto dalla prima della Scala, che ha inaugurato la discutibile tendenza a offrire in teatro in tv come fosse un menu dégustation, il vero capolavoro del tentativo di sopperire alla chiusura dei teatri con una ripresa televisiva degli spettacoli in cartellone, è andato in onda sabato 4 dicembre di pomeriggio (chissà perché).

Un Barbiere di Siviglia del teatro dell’opera di Roma con la regia teatrale e televisiva di Mario Martone che volgeva tutte le limitazioni imposte dal Covid in invenzioni: scelte scenografiche originali, utilizzo degli spazi della platea, del retropalco, dei corridoi dei camerini, gran movimento in scena, come si addice a una rappresentazione rossiniana (almeno così pare a me che non sono un esperto di musica). Il segreto del capolavoro è un uovo di Colombo: la coincidenza della regia teatrale con quella televisiva, entrambe affidate a Martone. E speriamo che nessuno si lamenti di una cabina di regia che ha troppo potere. A parte gli scherzi, è stato proprio affidando il mezzo televisivo a uomini di teatro che è nata l’epoca d’oro del teatro televisivo, quando a dirigere scena e ripresa c’erano Ronconi, Squarzina o Carmelo Bene.

Un’ultima cosa: se qualcuno si fosse perso lo spettacolo il 4 dicembre, lo può vedere replicato su Rai 5 la sera del 31. Quest’anno la sera di San Silvestro la si deve passare in casa e tra lo spettacolo di Amadeus e quello di Signorini, la coppia Rossini-Martone è sicuramente meglio.

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