“Ci stiamo riflettendo in queste ore. Dobbiamo scongiurare a ogni costo una terza ondata, perché sarebbe devastante anche sul piano della perdita di vite umane“. Di fronte al numero quotidiano dei morti da Covid-19 e alle immagini degli assembramenti nello scorso weekend, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte conferma che per Natale è “necessaria qualche ulteriore misura restrittiva“. In un’intervista a La Stampa, chiarisce che il governo ha già “predisposto un piano dedicato specificamente alle festività natalizie, anche alla luce dei suggerimenti del Comitato tecnico scientifico“, ma ora serve un passo in più. D’altronde gli esperti sono stati chiari: “Bisogna estendere le misure, altrimenti a gennaio saremo nei guai”. La linea dura è condivisa anche dal ministro della Salute Roberto Speranza e dai colleghi più “rigoristi”, come Boccia e Franceschini, mentre i renziani continuano a fare muro. Il punto di caduta delle trattative potrebbe essere l’inasprimento dei divieti nei singoli giorni di festa (mettendo tutta Italia in zona rossa) o la creazione di una grande zona arancione valida per tutte le vacanze.

In attesa che governo ed esperti trovino la quadra, il premier ribadisce però che “le nostre misure stanno funzionando, ci stanno consentendo di aver ripreso il controllo della curva epidemiologica. Il sistema delle zone e la suddivisione delle regioni in base ai colori sta dando risultati”. Lo dimostra il fatto che “abbiamo evitato un lockdown generalizzato, misura estrema alla quale ora è costretta la Germania e anche altri Paesi come la Gran Bretagna e l’Olanda. Per fortuna, con queste misure ben calibrate e circoscritte, noi stiamo reggendo bene l’ urto di questa seconda ondata“, rivendica il premier. Per quanto riguarda i decessi, invece, che restano alti, la sua tesi è che dipenda da diversi fattori: “L’indice rallenta più lentamente rispetto agli altri Paesi che hanno introdotto il lockdown, la soglia anagrafica della popolazione e altri ancora”.

Conte si dice quindi molto preoccupato per gli assembramenti e le file per lo shopping, tanto che si rivolge direttamente agli italiani: “Siate responsabili. Noi abbiamo fatto una scelta ben precisa, dettata anche da esigenze sociali ed economiche: consentire ai cittadini di rispettare la bella e consueta tradizione di acquistare e scambiare i regali. Ma a questa opportunità si deve accompagnare un rigoroso rispetto delle regole da parte di tutti“. Un ragionamento che, ribadisce al quotidiano torinese, “vale sia per le norme di legge, sia per le cosiddette raccomandazioni. Ad esempio, abbiamo chiesto agli italiani, nei festeggiamenti in casa, di evitare di ricevere persone abitualmente non conviventi. Ovviamente queste sono regole non vincolanti, perché non possiamo dettare i comportamenti nelle case private. Ma sono comunque essenziali, per tutelare la salute di tutti”. È per questo che, conclude il capo del governo, di fronte ai tentativi dei cittadini di “organizzare feste clandestine a Capodanno” non si può che rimanere stupiti. “Chi partecipa a questi veglioni proibiti mette a rischio se stesso, i propri cari, i propri amici e tutte le persone a cui dice di volere bene. Per questo ripeto agli italiani: non lo fate, ve ne prego“.

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