Me lo ricordo ancora; anche perché, bisogna ammetterlo, capitava abbastanza spesso. C’era una regola facile facile, da bambini, appunto: niente dolce se rifiutavo ciò che trovavo per cena nel piatto. Rapporto di causa-effetto: un modo per insegnarmi a prendere consapevolmente la responsabilità delle mie azioni. E per farmi mangiare l’amarognolo di certe verdure poco allettanti, chiaramente.

In quanto ad alimentazione, il metodo funzionò e non funzionò – ero pur sempre un bambino! -, ma il messaggio del comprendere le conseguenze delle mie scelte era indiscutibile. “Decidi tu”, mi dicevano.

Due paroline che mi sono tornate in mente leggendo la fiera esultanza di molti (troppi) alle notizie del possibile mancato obbligo di vaccinazione anti-Covid. “Decidi tu”, pare che il governo voglia dire a ciascun italiano, abdicando il proprio potere a quel principio di libertà sacrosanto e ormai distorto. Chiunque sbandierando questo principio oggi si proclama esperto immunologo, economista, statista: così s’è distorto, succube del diritto a esprimere la più disparata (e sparata) opinione sullo scibile intero.

“Decidi tu”, senza però che il governo espliciti la rinuncia al dolce, la conseguenza della scelta. Eppure gli effetti alla mancata vaccinazione non mancano e due sono lampanti. Perché se non ti vaccini continui a favorire la circolazione del virus, rallentando la fine della pandemia: la cosa sarebbe un po’ antipatica. E poi perché se non ti vaccini e ti ammali hai bisogno di cure e le cure hanno un costo economico (imparagonabile a quello di un paio di dosi di vaccino), in termini di personale medico e di posti letto. Chi paga? Paghi tu??

Perché la libertà di uno a rinunciare al vaccino deve rischiare di ledere il mio diritto a trovare un posto letto in terapia intensiva nel malaugurato caso in cui mi succedesse qualcosa? Perché devo pagare io le cure di chi sceglie di esporsi volontariamente al rischio di ammalarsi?

Occorrerebbe allora una norma di coerenza: chi rifiuta il vaccino rinuncia anche alle cure mediche. Causa-effetto, ognuno responsabile fino in fondo.
Probabilmente, anzi sicuramente, la mia provocazione rimarrà tale. Ma d’altronde lo capisco, coi bambini non si può essere troppo intransigenti. Giovedì, però, in Italia sono morte altre 993 persone: certe conseguenze i bambini le capirebbero.

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