Ricostruire la notte di violenze. Capire quante persone sono coinvolte nello stupro della 18enne abusata da Alberto Genovese per ore durante una festa in casa, secondo quanto ricostruito dalla procura di Milano. Evitare tentativi di pressione sui testimoni per evitare l’inquinamento probatorio. Gli investigatori della Squadra mobile, coordinati da Marco Calì, stanno portando avanti le indagini sul fondatore di Facile.it (azienda che ha ceduto e in cui non ha più alcun ruolo dal 2014) ed ex presidente di Prima Assicurazioni, arrestato una settimana fa per aver violentato, dopo averla stordita con un mix di ketamina e cocaina, una ragazza nel suo attico milanese vista Duomo. Le accuse a suo carico sono di violenza sessuale, detenzione e cessione di stupefacenti, sequestro di persona e lesioni.

Grazie ai filmati recuperati dal sistema di videosorveglianza, gli investigatori hanno chiaro chi fosse presente a quella festa del 10 ottobre: sarebbero una trentina di ragazze giovanissime tra i 18 e i 20 anni e diversi uomini tra i 30 e i 40 anni. Alcune ragazze sono già state sentite dagli inquirenti. Le testimonianze sono infatti cruciali, ed è per questo che è fondamentale siano genuine, per definire il quadro accusatorio a carico di Genovese, per scoprire se in passato abbia già compiuto altre violenze, ma anche se sia stato coperto o aiutato da qualcuno che, nel caso, rischierebbe l’accusa per favoreggiamento. La vittima degli abusi, assistita inizialmente da un legale dell’associazione anti-violenze Svs, ha cambiato avvocato.

Il mondo della finanza prende le distanze dal fondatore di Facile.it. Nessuno dice oggi di conoscerlo, come riporta sempre Il Giorno. E a confermare la sua presa di posizione è anche il consiglio d’amministrazione di Prima Assicurazioni che, ieri 13 novembre, ha confermato la rimozione di Genovese dalla carica di ceo, contestualmente alle dimissioni dalla carica di presidente, con effetto immediato. A prendere il suo posto, George Ottathycal Kuruvilla garantendo così, si legge in un comunicato dell’azienda, la “piena continuità”. “Prima Assicurazioni ha subito preso in seria considerazione le gravi accuse all’ex chairman e i pensieri della società sono rivolti a tutte le persone colpite”, conclude.

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