Aveva febbre e tosse, i sintomi di allarme del Covid, ma ha preferito rinviare il tampone a dopo la festa di compleanno che aveva organizzato per il figlio di 8 anni. Un party da 60 invitati, tra compagni di scuola e genitori al seguito, contro ogni raccomandazione sanitaria per arginare la pandemia. A quella festa, la madre di un bambino è stata contagiata. Tornata a casa, ha trasmesso il virus alla nonna, che è morta in ospedale. E’ la ricostruzione di una vicenda accaduta a Ladispoli, in provincia di Roma.

La catena dei contagi è stata “mappata” dalla Asl Roma 4. ″È un episodio che fa riflettere. Quando noi medici diciamo che le feste private sono state, e purtroppo sono ancora, un problema per la diffusione del virus, c’è chi sottovaluta l’allarme. E continua a organizzare eventi”, ha spiegato Simona Ursino, direttrice del Sisp (Servizio Igiene e Sanità Pubblica) della Asl, al Messaggero.

La mamma del bambino che compiva gli anni ha deciso di non rinviare la festa nonostante avesse da giorni sintomi riconducibili al coronavirus, come ha poi raccontato lei stessa agli operatori del drive in. La donna ha prenotato il tampone solo dopo la festa e ha scoperto di essere positiva. A quel punto la Asl ha iniziato i tracciamenti e ha messo in isolamento le famiglie che avevano partecipato al party. Molte hanno protestato, arrivando a insultare la dottoressa addetta alle chiamate. Subito dopo il contact tracing, è arrivata la notizia della morte dell’anziana.

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