La BCE (Banca Centrale Europea) ha da poco avviato una consultazione pubblica sul tema dell’eventuale creazione di una moneta digitale da affiancare a quella cartacea, il cosiddetto digital euro. La consultazione tramite sondaggio (a questo indirizzo) è aperta a tutti cittadini dell’Unione europea, che potranno quindi esprimere la propria opinione in merito, magari dopo aver letto la pagina informativa, in cui sono spiegati tutti i pro e i contro di una simile iniziativa.

“La digitalizzazione si è diffusa in ogni angolo della nostra vita e ha trasformato il modo in cui paghiamo. In questa nuova era, un euro digitale garantirebbe ai cittadini della zona euro il libero accesso a un mezzo di pagamento semplice, universalmente accettato, sicuro e affidabile. L’euro digitale non ha lo scopo di sostituire il contante, ma piuttosto di integrarlo. Insieme, offrono alle persone più scelte su come pagare e rendono più facile farlo, aumentando l’inclusione finanziaria”, si legge nella pagina in cui la BCE illustra l’idea.

La moneta digitale dunque non andrebbe a sostituire il contante, affiancandolo invece e dando ai cittadini una scelta in più per i pagamenti digitali, oltre a quelli attualmente già disponibili. Del resto questa forma di pagamento ha visto una fortissima crescita durante questa lunga pandemia, soprattutto nel periodo di lockdown. Inoltre, come ben sappiamo, i pagamenti digitali favoriscono la lotta all’evasione fiscale ma anche al riciclaggio e al finanziamento alle organizzazioni terroristiche, garantendo dunque indubbi vantaggi per tutti i Paesi membri della zona euro, e anche per i cittadini.

Viceversa però ci sarebbero anche alcuni aspetti cruciali su cui puntare l’attenzione, tra tutti i possibili rischi per la privacy e i pericoli legati a possibili attacchi informatici. È bene però chiarire subito che il digital euro non sarebbe affatto una cripto moneta come i famosi Bitcoin. “Le criptovalute sono fondamentalmente diverse dalla moneta della banca centrale: i loro prezzi sono volatili perché mancano di valore intrinseco e non esiste un’istituzione affidabile che li supporti. Le persone che utilizzano un euro digitale avrebbero lo stesso livello di fiducia del contante, dal momento che sono entrambe garantite da una banca centrale, cosa che le criptovalute come anche le stablecoin (particolari criptovalute che hanno un prezzo più stabile perché vincolate al valore di un mezzo di scambio più stabile come, ad esempio, il dollaro statunitense NdR.) non possono fornire” si legge ancora nel testo della BCE.

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