In Lombardia la campagna di vaccinazione antinfluenzale partirà il 19 ottobre. Lo ha annunciato questo pomeriggio non l’assessore al Welfare Giulio Gallera che, per un impegno con Fontana non ha partecipato alla conferenza stampa come previsto, ma il suo direttore generale Marco Trivelli. La priorità sarà data ai soggetti fragili, agli ospiti delle Rsa e agli over 65 per poi passare dalla metà di novembre ai bambini dai 2 ai 6 anni, agli operatori sanitari e alla popolazione compresa tra i 60 e i 64 anni. 3.874.444 persone in totale, ma la Regione ha acquistato soltanto 2.874.000 dosi. Un milione in meno rispetto alla fascia di popolazione considerata a rischio. “Sarebbe un felice problema poter coprire oltre il 75% perché non è mai successo” spiega Trivelli aggiungendo: ”Se riusciamo a battere la quota del 60% facciamo qualcosa di notevole, la grande attenzione per me è quello che accade da oggi fino al 20 novembre, non ho specchietto retrovisore”. Nel passato però ci sono le polemiche legate ai costi eccessivi pagati da regione Lombardia per alcune partite di vaccini. “L’85% delle nostre forniture è a prezzi di mercato, solo l’ultimo lotto era a prezzo superiore” si difende il direttore generale del Welfare che a chi gli chiede se la Regione si sia mossa in ritardo risponde: “No, perché il mercato è variegato”. Intanto la Regione Emilia Romagna partirà con la vaccinazione lunedì 12 ottobre, una settimana prima, ma per Trivelli: “Non c’è nessuna gara tra le regioni, la vera meta è che ci sia una copertura fino ad aprile”.

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