Botta e risposta a “Otto e mezzo” (La7) tra il filosofo Massimo Cacciari e Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma. Il tema della discussione è la proroga dello stato di emergenza nazionale per il covid fino al 31 gennaio.
L’ex sindaco di Venezia è fortemente critico con l’esecutivo e, senza nominarlo, attacca il segretario del Pd Nicola Zingaretti per una sua dichiarazione del 21 agosto su Matteo Salvini: “Lo chiedo al professor Ippolito: cosa è stato fatto in questi 6 mesi? Sono aumentati i posti in terapia intensiva? Quanti? Dove? Il governo che ha fatto? Oltre a dire che non vuole i soldi per la sanità dall’Europa, follia completa, che cosa ha fatto? Vorrei saperlo, anziché sapere il numero dei morti e dei feriti ogni giorno. E quelli del governo facciano a meno di dire le puttanate che ho sentito, e cioè che, se ci fosse stato Salvini al governo, ci sarebbe stata una ecatombe“.

Pronta la replica di Ippolito: “Il paese ha fatto realmente un grande lavoro in questi mesi. Sono stati raddoppiati i posti in terapia intensiva e questo è un dato tangibile“. “Bene, benissimo”, commenta Cacciari annuendo. Ippolito continua: “Non solo il paese ha il doppio dei letti in terapia intensiva, ma ha anche un sistema efficace di trattamento della malattia. Sono stati potenziati i servizi territoriali delle Uscar (Unità Speciale di Continuità Assistenziale Regionale). Le Regioni, nel bene e nel male, chi meglio e chi peggio, si sono attivate, hanno fatto dei piani, hanno definito percorsi e procedure. I medici sono arrivati a capire che il modello di gestione deve essere precoce”.

Il confronto riprende sulla obbligatorietà della mascherina, alla quale Cacciari si definisce favorevole, contestando però lo stato di emergenza: “C’è bisogno della proroga di una situazione in cui tutto passa attraverso i decreti della presidenza del Consiglio? C’è bisogno di uno stato di emergenza dal punto di vista politico e istituzionale per dire alla gente che deve mettersi la mascherina? C’è bisogno di prorogare una situazione in cui il Parlamento per un anno non funziona e non conta nulla? Ma stiamo scherzando?”.
“Non sono d’accordo sul fatto che il Parlamento non conti nulla – replica Ippolito – E non ne faccio un fatto politico. Lungi da me fare politica. Ma come è già successo nelle pregresse situazioni di emergenza, anche stavolta è il modello di coordinamento che funziona, il modello di poter prendere decisioni e di poter intervenire con misure efficaci”.

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