- 13:08 - Pd: Nicita, 'vile attacco a sede dem a Siracusa'
Roma, 20 mag. (Adnkronos) - “La mia solidarietà e il mio sostegno al Pd Siracusa, la cui sede è stata derubata nel corso della notte. Un bottino misero per i ladri e un danno enorme per la nostra comunità democratica sul territorio, a cui è stata sottratta diversa attrezzatura, ancora più fondamentale in questo periodo di campagna elettorale. Porte divelte e vetri infranti: un vile attacco che voglio sperare privo di alcun intento intimidatorio. Confidiamo nelle forze di polizia per individuare chi ha commesso questo triste atto vandalico, recuperare la refurtiva e limitare le conseguenze di questo triste inconveniente. Forza Siracusa, più forti e uniti che mai!”. Così Antonio Nicita, candidato Pd alle europee nelle Isole, a seguito delle prime notizie sull’episodio di vandalismo avvenuto ai danni della sede del Partito Democratico a Siracusa durante la scorsa notte.
- 13:06 - C.sinistra: Conte, 'vogliamo alternativa a governo ma chiarezza in progetto e programma'
Roma, 20 mag. (Adnkronos) - "C'è tempo per costruire un'alternativa ma noi la vogliamo e la vogliamo costruire in modo serio e credibile: non mettersi assieme senza sapere cosa fare, ma serve chiarezza nel progetto e nel programma. Noi lavoriamo a questo e vogliamo creare l'alternativa a un governo che ci sta portando al declino". Così Giuseppe Conte a Bassano del Grappa.
- 13:05 - Europee: Tajani, 'giovedì manifestazione a Roma, poi chiusura campagna il 6 a Napoli'
Roma, 20 mag. (Adnkronos) - "Giovedì 23 a Roma, a viale Tiziano, presso il Palazzetto dello sport, ci sarà una grande manifestazione di Forza Italia, poi il 6 chiuderemo a Napoli la campagna elettorale". Lo ha annunciato Antonio Tajani, leader di Fi, nel corso di una conferenza stampa a Roma.
- 13:04 - Superbonus: Conte, 'retroattività vergogna, governo mette nei guai famiglie e imprese'
Roma, 20 mag. (Adnkronos) - "Noi siamo contrari al decreto spalmacrediti. Il centrodestra governa da un po' e ha modificato per 6 volte quella legge", il Superbonus. "Non puoi fare ora una retroattività mettendo nei guai famiglie e imprese, si dovrebbero vergognare. Fare una norma retroattiva è veramente vergognoso". Così Giuseppe Conte a Bassano del Grappa.
- 13:02 - Scuola, Cida-Censis: giudizio positivo su dirigenti per 52,7% italiani in famiglie con figli
Roma, 20 mag. (Adnkronos/Labitalia) - Il 52,7% degli italiani in famiglie con figli ha un giudizio positivo sui dirigenti scolastici, il 26,6% negativo e il 20,7% non ha un’opinione precisa nel merito. Per il 68,6% per fare bene il dirigente scolastico occorrono anche competenze da manager, l’85,8% delle famiglie è convinto che, se una scuola è ben gestita sul piano organizzativo, è più facile che garantisca anche buone performance didattiche. Questi i dati che emergono dal Rapporto Cida-Censis 'Il valore del ceto medio per l’economia e la società' commissionato da Cida, la Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità, e presentati oggi durante un convegno tenutosi alla Camera dei Deputati.
Il 63,3% delle famiglie con figli ritiene poi, che la capacità di agire dei dirigenti scolastici sia vincolata a troppe incombenze burocratiche. Per il 45% degli italiani in famiglie con figli la società non attribuisce il giusto riconoscimento ai dirigenti scolastici, mentre il 30,6% pensa il contrario e il 24,4% non ha un’opinione in merito. L’83,2% degli italiani in famiglie con figli ritiene in ogni caso che i dirigenti scolastici abbiano un ruolo rilevante, perché le scuole sono essenziali alla tenuta della società italiana.
I medici del Servizio sanitario, anche in questa fase così difficile per l’accesso alle prestazioni, beneficiano di una elevatissima social reputation. Il 65,6% degli italiani è convinto che, se la sanità ha tenuto nel tempo, nell’emergenza e nell’ordinarietà, lo si deve all’abnegazione dei medici. Il 74,5% degli italiani ha fiducia nei medici ospedalieri e il 71,6% nei medici di medicina generale. Per gli italiani il fattore umano è stato decisivo sinora nel Servizio sanitario e lo sarà anche in futuro, pertanto è indispensabile allentare la presa dei vincoli economici. È infatti il 76,5% a ritenere che nel sistema sanitario sia stato dato troppo spazio alla sostenibilità economica rispetto alla tutela della salute. Il 66,2% è convinto che avere medici come dirigenti nel Servizio sanitario sia un fattore di garanzia degli interessi dei pazienti. Poi, il 51,6% degli italiani è convinto che i medici siano capaci di tenere insieme gli interessi del paziente e la sostenibilità economica della sanità e, infine, il 45,5% è comunque convinto che i medici possano essere degli ottimi manager in ambito sanitario.
- 13:01 - Lavoro, Cida-Censis: impegno e talento non riconosciuto per 57,9% italiani
Roma, 20 mag. (Adnkronos/Labitalia) - Il 57,9% degli italiani ritiene che in Italia impegno nel lavoro e talento alla fin fine non sono premiati come dovrebbero. Convinzione condivisa dal 54,9% degli appartenenti al ceto medio, dal 65,7% del ceto popolare e dal 42,5% dei benestanti. Lo pensano anche il 61,8% dei giovani, il 58,1% degli adulti e il 54,7% degli anziani. Questi i dati che emergono dal Rapporto Cida-Censis 'Il valore del ceto medio per l’economia e la società' commissionato da Cida, la Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità, e presentati oggi durante un convegno tenutosi alla Camera dei Deputati.
L’81% degli italiani pensa sia equo che coloro che lavorano di più guadagnino di più. Un’idea semplice condivisa dalla maggioranza di persone di ogni ceto sociale e che, al contempo, richiama riferimenti valoriali precisi.
Inoltre, il 73,7% degli italiani è convinto che se una persona ha talento ed è capace, è legittimo e giusto che diventi ricca. Lo pensa anche il 75% del ceto medio, il 69,9% del ceto popolare e l'84% dei benestanti.
Al tempo dell’elogio spesso semplificatorio delle nuove tecnologie è importante ribadire un’idea semplice: sono ancora fondamentali le persone e il modo in cui si muovono e relazionano dentro gli ecosistemi. Per l’88,1% degli italiani occorre riconoscere ad ogni livello il persistente ruolo decisivo del fattore umano. Il manager, per gli italiani, è colui che è in grado di mettere insieme i fattori produttivi, in primis quello umano, garantendo che tutto funzioni al meglio. Non a caso è l’87,1% degli italiani a reputare essenziale in questa fase valorizzare e promuovere cultura, capacità e competenze manageriali. Ne sono convinti l’86,3% delle persone con al massimo la licenza media, l’86,6% dei diplomati e l’88,2% dei laureati. E per gli italiani quando un manager è da considerare un bravo manager? Per l’82,7% il bravo manager nelle aziende e negli enti è colui che sa trascinare e motivare gli altri. Opinione con un consenso socialmente trasversale: l’82,9% nel ceto medio, l’86,8% del ceto benestante e l’81,7% del ceto popolare. Per l’84,4% degli italiani una più alta efficienza di imprese e Pubblica amministrazione richiede dirigenti fortemente orientati a premiare i più meritevoli ad ogni livello. Ed è poi essenziale, per quasi il 50% degli italiani, valorizzare il ruolo di dirigenti che già sono presenti all’interno di imprese e Pa e, per il 69,4%, investire sull’inserimento di figure dirigenziali giovani.
Infine per l’80,6% degli italiani la fiscalità dovrebbe premiare di più e meglio chi crea impresa, lavoro, opportunità: lo pensa anche l’82% delle persone che si sentono di ceto medio, il 77,3% dei ceti popolari e l’84,8% dei benestanti. A questo proposito, il 78,6% degli italiani e, nello specifico, l’80% degli appartenenti al ceto medio ritiene di essere danneggiato dall’evasione fiscale. Tale idea è condivisa anche dal 76% dei ceti popolari e dal 79,9% dei ceti benestanti.
- 13:01 - Consumi, Cida-Censis: per 59,7% italiani proprio tenore di vita sta calando
Roma, 20 mag. (Adnkronos/Labitalia) - Il 54,2% degli italiani prova un senso di declassamento, la sensazione netta di andare indietro nella scala sociale. Lo sente il 48,4% degli auto-appartenenti al ceto medio, il 66,7% dei ceti popolari e, addirittura, anche il 42,2% degli abbienti. E poi il 45,7% dei dirigenti, il 54,5% degli imprenditori e commercianti, il 50% di impiegati, insegnanti, professioni intermedie, il 59,1% degli operai.
Inoltre, il 59,7% degli italiani sente che il suo tenore di vita sta calando, così come in particolare il 53,4% nel ceto medio, il 74,4% nel ceto popolare e il 40% tra i benestanti. E ancora: un tenore di vita in calo è percepito dal 74,4% dei redditi fino a 15 mila euro, dal 63,6% tra 15 mila e 35 mila euro, dal 52,1% tra 35 mila e 50 mila e dal 40,3% dei redditi pari a 50 mila euro e più.
Questi i dati che emergono dal Rapporto Cida-Censis 'Il valore del ceto medio per l’economia e la società' commissionato da Cida, la Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità, e presentati oggi durante un convegno tenutosi alla Camera dei Deputati.
Parallelamente è fondamentale per gli italiani consentire sempre più alle persone in età longeva di gestire in autonomia le scelte di vita. Infatti, il 59,6% degli italiani è convinto che occorra consentire ai pensionati che lo vogliono di lavorare. Idea condivisa dal 61,4% del ceto medio, dal 54,8% dei ceti popolari e il 68,7% di quelli benestanti. Inoltre, per il 55,3% degli italiani occorre lasciare a ciascun individuo la libertà di andare in pensione all’età che preferisce, senza penalità o premi per farlo a restare al lavoro.