“Non è stata utilizzata pienamente la sinergia tra i brand”: è un’analisi intellettualmente onesta quella che Marco Toro, neo presidente e amministratore delegato di Nissan Italia, fa dell’Alleanza Renault-Nissan. Il sodalizio franco-nipponico (che è al terzo posto nel ranking di vendite dei costruttori) sconta gli effetti di una crisi di governance – che aveva portato i costruttori a un passo da divorzio – resa ancora più spinosa dagli effetti della pandemia.

Ed è proprio l’ottimizzazione delle sinergie fra i vari marchi che potrebbe rimettere l’Alleanza in carreggiata, creando maggiori economie di scala e facendo lievitare i profitti. Attualmente, infatti, solo il 9% dei modelli Renault-Nissan sfrutta la stessa piattaforma costruttiva, mentre l’aspettativa per gli anni a venire è di far salire tale quota a una percentuale del 48%.

Tuttavia, per arrivare velocemente a questo livello di allineamento industriale è necessario suddividere bene i compiti ed evitare dispendiose sovrapposizioni: ecco perché lo sviluppo della guida autonoma sarà affidato a Nissan, mentre quello della connettività a Renault (tranne che in Cina), che si occuperà pure della progettazione delle auto di piccola taglia.

Mentre ai giapponesi spetterà l’ingegnerizzazione dei suv di medie e grandi dimensioni. Infine, per motori e tecnologia e-power il primato spetterà a Nissan, che farà riferimento a Renault per quanto concerne l’architettura elettronica. Per quanto riguarda il marchio nipponico, in particolare, il costruttore vorrebbe lanciare 12 nuovi modelli in 18 mesi, di cui almeno il 50% di quelli venduti in Europa dotato di tecnologia elettrificata.

Fra le new entry ci sarà pure la Ariya, un’inedita sport utility coupé 100% elettrica costruita su un’apposita piattaforma a batteria. Lunga 4,6 metri, l’auto sarà proposta con trasmissione a due e quattro ruote motrici e con battery pack da 63 a 87 kWh, quest’ultimo buono per un’autonomia fino a 500 km. Al top dell’offerta la versione da 394 Cv di potenza massima, 4×4 e capace di percorrere fino a 400 km.

Allo stato dell’arte il corredo di ausili elettronici studiati per assistere il driver, in parte gestibili dal doppio display da 12,3 pollici del quadro strumenti digitale, integrato all’infotainment connesso. Ma per vedere la Ariya a listino (i prezzi non sono ancora stati comunicati) e su strada bisognerà attendere ancora l’inizio del prossimo anno.

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