Scienza

Una “mini-Luna” sta per entrare nell’orbita terrestre, resterà fino a maggio. E nel 2024 la Nasa riporterà l’uomo sul satellite

L'oggetto, denominato "2020 So", potrebbe essere un asteroide o un detrito "umano", come lo stadio Centaur del razzo che venne usato nel 1966 per lanciare il lander lunare Surveyor 2. Si tratta della terza "mini-luna" catturata dalla Terra. Nel frattempo gli Usa si dicono pronti all'impresa con un piano da 28 miliardi, ma sul progetto incombono le elezioni presidenziali

Una “nuova” luna, più piccola di quella vera, resterà nei nostri cieli da ottobre a maggio 2021. L’oggetto denominato “2020 So“, che potrebbe essere un asteroide o un detrito spaziale, dal prossimo mese incrocerà l’orbita della Terra, finendo per essere “catturato” dalla forza di gravità del nostro Pianeta e diventando così un nuovo satellite. Per il momento gli studiosi hanno classificato 2020 So come un asteroide Apollo, che indica un tipo di oggetto celeste che incrocia il suo cammino con quello della Terra. Ma la sua orbita particolare e la sua bassa velocità fanno pensare che si tratti un detrito spaziale, cioè un manufatto realizzato dall’uomo che si è “perso” nello spazio. L’astronomo Paul Chodas della Nasa ha ipotizzato che si tratti dello stadio Centaur del razzo che venne usato nel 1966 per lanciare il lander lunare Surveyor 2. La sua ipotesi sembra essere confermata dai dati riportati nel database Cneos della Nasa: secondo le prime ricostruzioni, l’oggetto ha una lunghezza compresa tra 6 e 14 metri. Lo stadio Centaur era lungo 12 metri.

Gli studiosi attendono i due passaggi ravvicinati che 2020 So avrà con la Terra. Sono previsti per il primo dicembre, con una distanza di 50mila chilometri, e il 2 febbraio, quando passerà a 220mila chilometri di distanza. In queste due occasioni gli scienziati potranno osservare meglio la sua superficie e, nel caso si trattasse del detrito del Centaur, si potrà studiare come la superficie si è degradata negli anni, un’informazione preziosa per le future missioni spaziali di lunga durata. L’oggetto spaziale potrà essere riconosciuto ufficialmente come la terza mini-luna catturata dalla Terra: in precedenza era accaduto tra il 2006 e il 2007 con RH120, e con l’oggetto 2020 CD3, finito nell’orbita terrestre tra il 2018 e il 2020.

Nel frattempo, la Nasa ha pubblicato il piano per riportare l’uomo sulla Luna nel 2024. Si tratta di un programma da 28 miliardi di dollari, di cui la prima tranche da 3,2 miliardi dovrebbe essere approvata dal Congresso entro Natale per rispettare la tempistica aggressiva fissata dall’amministrazione Trump. Il problema è che le prossime elezioni presidenziali potrebbero rallentare tutto. Il progetto prevede che gli equipaggi saranno lanciati a bordo della capsula Orion con il sistema di lancio Space Launch System. Una volta raggiunta l’orbita lunare, gli astronauti – un uomo e una donna – si trasferiranno in un lander, sviluppato da privati, che porterà gli astronauti sulla Luna. In competizione per costruire il lander ci sono tre progetti. Il primo è stato sviluppato da Blue Origin, di Jeff Bezos, in collaborazione con Lockheed Martin, Northrop Grumman e Draper. Gli altri due progetti sono di SpaceX di Elon Musk e dell’azienda Dynetics.