Sono entrate al museo d’Orsay, a Parigi, in topless, con addosso scritto “ceci n’est pas obscène“, letteralmente “questo non è osceno”. Così le attiviste del movimento femminista Femen hanno fatto sentire la propria voce dopo che martedì scorso era stato impedito l’accesso al museo a una visitatrice che indossava un abito giudicato “troppo scollato”, scatenando le polemiche in rete.

Secondo i video pubblicati in rete le attiviste, una decina, si sono ritrovate all’interno del museo dando luogo al flashmob. Tutte indossavano la mascherina e si trovavano a distanza di sicurezza. Durante il blitz le donne hanno gridato frasi come “l’oscenità è nei vostri occhi”, o la stessa “questo non è osceno”.

In un comunicato, hanno spiegato la ragione della dimostrazione, citando anche gli episodi estivi di donne cui sono stati creati problemi perché erano in topless in spiaggia: “Il museo d’Orsay ospita numerose opere, molte delle quali nudi femminili e maschili, così come il celebre dipinto ‘L’origine du monde’ di Gustave Courbet. Per quegli agenti un abito scollato è un problema, ma non crea loro alcun problema fissare i seni di una donna e giudicare com’è vestita”.

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