Ha fatto bere all’anziano che assisteva del liquido antigelo per motori per provocarne la morte e salvaguardare la nuda proprietà della sua abitazione che si era fatta intestare, anche quella con l’inganno. È questa la conclusione alla quale è arrivata la procura di Torino dopo oltre un anno di indagine sul tentato omicidio di un 88enne della bassa Valsusa. L’inchiesta ha portato all’arresto di una peruviana 46enne, badante dell’uomo, ora ai domiciliari.

Gli accertamenti sono partiti nel giugno del 2019 quando l’anziano era stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni per aver ingerito del liquido antigelo per motori, scambiato per una bevanda all’interno di una bottiglia. L’uomo era stato accompagnato all’ospedale proprio dalla badante ed era stato ricoverato con prognosi riservata per un lungo periodo, riuscendo solo da poco a riprendere la normali abitudini di vita.

Dagli accertamenti degli investigatori, il movente sarebbe connesso a questioni di natura economica. Nello specifico, nel 2016 la donna aveva accompagnato l’anziano da un notaio inducendolo a cederle gratuitamente la nuda proprietà della sua abitazione, senza che l’anziano avesse compreso la natura di quell’atto e senza informare l’amministratore di sostegno da cui l’anziano era assistito.

Temendo di perdere il possesso dell’immobile dopo l’impugnazione del provvedimento da parte dell’amministratore di sostegno e per timore che l’anziano ritrattasse la vendita, la donna – secondo i pm – avrebbe pensato all’avvelenamento per risolvere il caso in suo favore.

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