Un video di Benito Mussolini col commento: “Ciao Nonno! Ti verrò a trovare al più presto”. E ancora: “Lo andrò a trovare presto a Predappio”. Il 25 aprile come “lutto nazionale”. Diversi post, risalenti a molti anni fa, pubblicati su Facebook da Roberto Mei, hanno scatenato la polemica sul candidato sindaco di Corsico, appoggiato da Forza Italia e da Italia Viva. L’alleanza tra il partito di Silvio Berlusconi e quello di Matteo Renzi, una sorta di prova tecnica d’intesa, aveva già suscitato la bagarre politica, ora rinfocolata dagli omaggi a Mussolini dell’uomo scelto persino dai renziani come possibile guida del comune alle porte di Milano.

Tanto che ora Mei prova a smarcarsi affermando che “oggi posso sinceramente definirmi un repubblicano democratico per cui antifascista”. “Mi trovo sinceramente un pò (sic!) spiazzato da chi cerca di strumentalizzare un passato evidentemente superato, come dimostra il mio agire degli ultimi anni”. Rispetto all’inizio della sua avventura politica, sostiene, è “cambiato tutto”. Idee che quindi avrebbe abbandonato ma che tuttavia non rinnega: “Non posso cancellare il passato, ma di recente ho fatto delle scelte molto importanti, controcorrente con la definizione che molti di voi hanno dato di me in queste ore – dice – Mi sono opposto ad un modo di intendere il governo della città di Corsico, dispotico e miope perché non è quello in cui credo”.

L’accordo sul suo nome è stato chiuso negli scorsi giorni: Italia viva sostiene Mei, iscritto a Forza Italia dal 1996 e dal 1999 ininterrottamente consigliere comunale e per due anni assessore ai Lavori pubblici. Sfiderà Filippo Errante, che si ricandida con l’appoggio di Lega e Fratelli d’Italia. Il Pd presenta un suo candidato, Stefano Ventura, ma Italia Viva ha deciso di appoggiare Mei: “Ci ha presentato un progetto di centro ben strutturato e riformista”, hanno spiegato al Corriere della Sera Lucia Caridi e Gianluca Pomo, coordinatori metropolitani del partito renziano.

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