“Le risorse del Mes, 36 miliardi senza farli pagare ai nostri figli e nipoti, io li prenderei domattina per irrobustire il sistema sanitario”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini sull’utilizzo dello strumento Meccanismo Europeo di Stabilità) anche detto fondo salva-Stati, finalizzato a stimolare alle spese sanitarie a seguito della pandemia Covid-19. Poi Bonaccini, durante un incontro al ‘Meeting di Rimini’ si trova d’accordo con Luca Zaia sul netto rifiuto di un ritorno delle competenze in ambito di Sanità in capo allo Stato Centrale. “Se qualcuno viene in questa regione a dire che la sanità nei prossimi anni dovrà essere gestita da Roma, troverà l’opposizione degli emiliani e romagnoli per hè il nostro sistema sanitario è tra i migliori al mondo e noi vogliamo tenercelo così com’è, anzi vogliamo migliorarlo”.

A Bonaccini, fa eco Luca Zaia, presidente della Regione Veneto: “Mi sembra che a causa dei colpi di sole a Roma qualcuno abbia deciso di riportare competenze sulla sanità allo Stato centrale, questa è una visione fallimentare. Di fronte a questa ipotesi i veneti andranno a referendum e diranno loro se vogliono essere curati dal Ministero della Salute piuttosto che dalla loro Regione – e conclude – non vengano a complicarci la vita dalle nostre parti”.

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