“Devi dimagrire, non devi pesare più di 47 chili“. Con l’ossessione per la magrezza avrebbe affamato la figlia, all’epoca dei fatti quindicenne, costringendola a un rigido regime alimentare per evitare che ingrassasse. La madre, una cinquantenne comasca, a ottobre dovrà comparire davanti al gup per rispondere dell’accusa di maltrattamenti.

Il caso era nato dalla zia della quindicenne, medico, che nel 2018 aveva denunciato la vicenda in Procura. L’esposto era corredato dal racconto di numerosi episodi ma anche da fotografie e file audio in cui la madre rimproverava la figlia del peso eccessivo, ossessionata dal timore che ingrassasse. “Sei brutta, devi dimagrire“. “Non vedi quanto sei grassa?”, “Pesati, se non ti pesi sulla bilancia è perché sai che hai mangiato” sono alcune delle frasi riportate nella denuncia. Sulla base dell’esposto, la Procura chiese e ottenne dal giudice l’allontanamento della madre dal nucleo familiare con il divieto assoluto di avvicinare la figlia in qualsiasi luogo e di contattarla con qualsiasi mezzo e l’intervento dei servizi sociali per porre fine a quello che era stato definito come “un clima vessatorio” nei confronti della minorenne.

Durante l’incidente probatorio la ragazza ha confermato tutto, accusando la madre di averla costretta a mangiare poco. Ma la donna nega completamente, sostenuta dal marito. Dopo una serie di perizie, il pm Massimo Astori ha chiesto il rinvio a giudizio della cinquantenne.

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