Presto in Office 365, la suite di produttività cloud based di Microsoft, il colosso di Redmond fornirà maggiori informazioni riguardo le email di spam che sono state identificate come malevole dal filtro di protezione ATP (Advanced Threat Protection) e permetterà alle organizzazioni l’esportazione di una lista dei contatti più a rischio per l’analisi online. In questo modo Microsoft ha deciso di alzare nuovamente l’asticella per quanto riguarda il livello di protezione per i suoi servizi. ATP Threat Explorer incluso in Office 365 permetterà di inoltre di ottenere maggiori informazioni riguardo alle azioni successive al ricevimento di mail pericolose e all’Intervento manuale o del sistema Exchange Online zero-hour auto-purge (ZAP).

Sul suo blog, Microsoft ha poi annunciato anche l’introduzione di un nuovo “verdetto di spam” all’interno di Threat Explorer, in modo da poter identificare se una particolare email era malware, phishing o spam. Inoltre verrà introdotto un nuovo filtro “Minaccia” nella vista di tutte le email ricevute, in tal modo sarà possibile escludere dalla vista le email rilevate dal filtro ed evitare direttamente i messaggi pericolosi.

Immagine: Depositphotos

La caccia alle minacce informatiche ricevute via mail non termina qui: l’azienda ha annunciato che saranno disponibili all’interno di Threat Explorer anche delle azioni aggiuntive per identificare le azioni successive alla consegna delle email, come ZAP o Intervento manuale, che sono state applicate a un messaggio ritenuto pericoloso dal sistema o dall’utente, rispettivamente. Gli amministratori degli account aziendali saranno poi in grado di esportare diversi tipi di liste contenenti gli utenti più soggetti a ricevere email pericolose per l’analisi offline, questa funzione è stata annunciata in un post separato.

Entrambe le funzioni dovrebbero essere disponibili per gli utenti che utilizzano un piano Advanced Threat Protection entro il terzo trimestre 2020, ossia entro il prossimo mese di settembre: ci sarà quindi da aspettare ancora qualche mese per vedere i nuovi filtri di protezione email e le nuove informazioni sullo storico degli interventi manuali ed automatici all’interno della suite.

Articolo Precedente

Nubia Watch, ufficiale il primo smartwatch con display AMOLED flessibile che segue il polso

next
Articolo Successivo

WhatsApp, stop alle notifiche moleste: in arrivo la disattivazione permanente

next