Il mondo FQ

Autostrade, la ministra De Micheli: “Non è stato un esproprio ai Benetton, la società era inaffidabile. Ringrazio i Cinque Stelle”

La titolare dei Trasporti ricostruisce le basi che hanno portato all'accordo tra il governo e la famiglia Benetton per la diluizione quasi totale delle quote di Autostrade: "Le colpe le decide la magistratura, l'affidabilità di un concessionario la stabilisce il concedente. Il nostro lavoro ha accertato che le concessioni erano troppo favorevoli ai privati". Sul M5s: "Ha dimostrato intelligenza". Su Repubblica i commenti di Luciano Benetton: "Trattati peggio di una cameriera"
Autostrade, la ministra De Micheli: “Non è stato un esproprio ai Benetton, la società era inaffidabile. Ringrazio i Cinque Stelle”
Icona dei commenti Commenti

“Le colpe le decide la magistratura, l’affidabilità di un concessionario la stabilisce il concedente, in questo caso il ministero delle Infrastrutture sulla base di perizie”. Paola De Micheli ricostruisce le basi che hanno portato all’accordo tra il governo e la famiglia Benetton per la diluizione quasi totale delle quote di Autostrade. In un’intervista a La Stampa, la ministra dem sottolinea le “gravi inadempienze” non solo sul ponte Morandi ma “sull’intera rete” e parla di una “loro scelta” nell’andare via. “Il nostro lavoro – spiega – ha accertato che le concessioni erano troppo favorevoli ai privati”. Non solo: per la chiusura del dossier, De Micheli si sente di “ringraziare per il loro sostegno tutte le forze di maggioranza, in particolare il Movimento 5 stelle che ha dimostrato l’intelligenza di accompagnare questa trattativa”. E ancora, sui costi per le casse pubbliche, rassicura: “Ai contribuenti non costerà nulla. Cassa depositi e prestiti parteciperà a un aumento di capitale che è un investimento e che frutterà”.

Le sue parole arrivano dopo la lunga discussione in Consiglio dei ministri e nelle stesse ore in cui filtrano le reazioni della famiglia Benetton. Repubblica – smentita nel pomeriggio da una nota del gruppo – racconta i commenti di Luciano, 85 anni, che avrebbe confidato di essere “indignato” dalla “sistematica opera di demonizzazione del nome della nostra famiglia, promossa dai vertici dello Stato” e aggiunge: “Ci stanno trattando peggio di una cameriera. Chi caccia una domestica da casa è obbligato a darle quindici giorni di preavviso. A noi, che per mezzo secolo abbiamo contribuito al boom economico dell’Italia, intimano di cedere i nostri beni entro una settimana. Non possiamo accettare di essere trattati come ladri, dopo aver distribuito tanta ricchezza e tanta cultura, non solo economica”. L’intera vicenda, nata dopo il crollo del viadotto a Genova costato la vita a 43 persone, è stata vissuta “come il tentativo di un esproprio fin dal primo istante”.

Di tutt’altro avviso De Micheli: “Non c’è nessun esproprio. C’è una soluzione industriale che evita la revoca della concessione ad Aspi e prevede la graduale uscita di Benetton – spiega – Abbiamo raggiunto un accordo per un’alternativa all’attuale governance”. E che non sia una guerra frontale alla famiglia, secondo la ministra, è evidente dal fatto che Fiumicino resta nelle loro mani: “L’affidabilità non è un fatto sentimentale o personale. È una valutazione tecnica. Gli aeroporti di Roma hanno vinto tre premi internazionali negli ultimi anni. Funzionano bene. E poi ricordiamolo: è stata Atlantia a sostituire il management dopo il crollo di Genova. Evidentemente il giudizio di inaffidabilità non era solo nostro”. Dall’ex ad Giovanni Castellucci in giù, infatti, sono stati diversi i manager allontanati nei mesi successivi alla tragedia del Morandi e agli sviluppi dell’inchiesta che hanno portato la procura di Genova ad accusare i vertici di aver falsificato i report di diverse opere e aver cercato di intralciare le indagini provando a schermare le intercettazioni in corso con l’acquisto dei jammer, i disturbatori di frequenza.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione