Il mondo FQ

Coronavirus, Svezia contro Oms: “Dice che rischiamo la seconda ondata? Ha interpretato male i nostri dati”

L'epidemiologo di Stato Anders Tegnell respinge le conclusioni dell'agenzia Onu e giustifica l'aumento dei casi con un maggiore numero di tamponi. Nel Paese la mortalità da Covid-19 è la più alta tra tutti i vicini nordici. Oltre 5mila le vittime
Coronavirus, Svezia contro Oms: “Dice che rischiamo la seconda ondata? Ha interpretato male i nostri dati”
Icona dei commenti Commenti

L’aumento dei contagi è proporzionale a quello dei tamponi. Quindi, la decisione dell’Oms di includere la Svezia tra i Paesi che rischiano una seconda ondata è legata a una “completa interpretazione errata dei dati”. L’epidemiologo di Stato Anders Tegnell, teorico della linea morbida per contenere l’epidemia (foto), attacca l’agenzia dell’Onu che ieri, per voce di Hans Kluge, direttore della sezione europea che comprende 53 Paesi, ha incluso Stoccolma nella lista degli undici più a rischio per un ritorno della pandemia. Nel gruppo ci sono anche Moldavia, Macedonia del Nord, Albania, Bosnia, Ucraina, Kosovo, Armenia, Azerbaijan, Kyrgyzstan e Kazakistan.

Tegnell, parlando all’emittente Swedish TV, ha spiegato che l’aumento delle infezioni c’è stato, ma soltanto perché le autorità sanitarie hanno deciso di effettuare un maggior numero di test. Già a inizio giugno l’epidemiologo aveva confermato un aumento dei casi tra i giovani e nell’ovest del Paese e lui stesso aveva ammesso che per il contenimento dell’epidemia “avremmo potuto fare di meglio”. Guardando ai numeri dell’Oms riportati dalla Bbc, la Svezia ha registrato 155 contagi per ogni 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni, un livello molto più alto di qualsiasi altro Paese della regione Europa, ad eccezione dell’Armenia. Negli undici paesi a cui fa riferimento Kluge, “l’accelerata trasmissione ha portato ad una ripresa molto significativa (dei casi, ndr), che se non controllata porterà di nuovo al collasso i sistemi sanitari”.

Con 63,890 casi confermati e oltre 5200 morti, in Svezia la mortalità da Covid-19 è la più alta tra tutti i Paesi nordici. Alla base la strategia politico-sanitaria per contrastare l’epidemia che non ha previsto alcun lockdownche per l’ex epidemiologa di Stato “avrebbe salvato molte vite” – né la totale chiusura delle scuole. Decisioni che hanno fatto insorgere anche medici e infermieri, mentre nelle Rsa gli operatori hanno denunciato la mancanza di dispositivi di protezione individuale, che ha causato la morte di centinaia di ospiti.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione