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Ultimo aggiornamento: 11:25 del 20 Giugno 2020

Scontro Salvini-De Luca, atto terzo. Leader Lega risponde al governatore: “Io somaro ed equino? Un poveretto. Questo signore va aiutato”

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Non si è fatta attendere la replica del leader della Lega, Matteo Salvini, alle colorite parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che nella sua diretta su Facebook di venerdì pomeriggio lo ha definito “cafone politico, tre volte somaro, un equino, un somaro geneticamente puro, un Neanderthal dalla faccia come il suo fondoschiena usurato”. Il governatore rispondeva a un’ulteriore accusa di Salvini, che dopo i festeggiamenti a Napoli per la finale di Coppa Italia, aveva detto: “Mi domando dov’era il signor De Luca, quello che voleva usare il bazooka”.

Intervistato a caldo ieri sera a “Lavori in corso” (Radio Radio), Salvini esordisce: “Sono con mia figlia e De Luca è l’ultimo dei miei problemi. Penso che qualunque ascoltatore, al di là della regione di provenienza, delle simpatie calcistiche e delle idee politiche, si sia fatto un giudizio su questo signore, che è un poveretto. I napoletani e i campani mi chiedono di riaprire gli ospedali che questo allegro signore ha chiuso negli anni e di risolvere l’emergenza rifiuti che va avanti da 30 anni. Questo signore sarebbe anche divertente, se non fosse squallido, perché lui e Crozza fanno una bella coppia“.

E rincara: “La gente ti paga lo stipendio da governatore per avere ospedali che funzionano. E ricordo sotto voce a questo signore che decine di migliaia di campani ogni anno sono costrette a prendere il treno per andare in altre regioni e farsi curare. Nel 2019 14mila campani sono andati negli ospedali lombardi che a lui non piacciono. Comunque, siamo in un momento di tale difficoltà che star dietro a questi poveretti non vale la pena. Tutti si ricordano di De Luca che parlava di lanciafiamme per chi si avvicinava alla Campania. Poi – continua – uno vede i festeggiamenti per la vittoria del Napoli in Coppa Italia e, siccome a me hanno fatto la morale per due metri in più o in meno e per mezza mascherina abbassata, ricordando il De Luca che non voleva italiani nei pressi di Napoli a costo di usare il lanciafiamme, mi sono detto: ‘Si sarà addormentato'”. Il senatore leghista si lascia sfuggire una risata alla definizione di “vispa Teresa” attribuita da De Luca a Giorgia Meloni e chiosa: “Questo ci ha messo 24 ore per darmi del somaro e dell’equino. E’ un signore che va aiutato“.

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