“Si avverte una diffusa voglia di futuro. Nessuno meglio delle giovani generazioni può interpretarla”, dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento in apertura della maratona digitale ‘Quale Futuro‘. Sottolineando però “la freddezza e la diffidenza dei giovani rispetto alla politica”, che pure ha il compito di progettare questo futuro. “Le grandi trasformazioni politiche e sociali, intervenute negli ultimi decenni, hanno in qualche modo affievolito i canali tradizionali di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Un divario sempre più evidente che è stato in parte surrogato dalla massiccia presenza dei nuovi mezzi di comunicazione fondati sull’utilizzo del web. Che, peraltro, non ha ancora trovato un punto adeguato di maturazione“, sottolinea Mattarella parlando alle centinaia di ragazze e ragazzi che si confronteranno per 8 ore sia in plenaria che in piccoli gruppi in stanze virtuali di lavoro. I risultati della maratona digitale, organizzata dal ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, saranno raccolti in un unico documento che sarà presentato nella sessione finale e poi consegnato al governo.

L’intervento integrale

“La pandemia ha colpito duramente nelle società di tutto il mondo. E questo richiama la responsabilità di tutti nell’adoperarsi per prospettive migliori”, dice Mattarella nel suo intervento. “La freddezza e la diffidenza dei giovani rispetto alla politica, la sempre più rara disponibilità a un confronto circolare, di idee, di proposte, di suggestioni rendono la comunità nazionale più fragile – prosegue il presidente della Repubblica – E più incerta e difficile la individuazione di una strada per progettare il proprio futuro nel mondo globalizzato”. “Disegnare il futuro comune è, per definizione, il compito precipuo della politica. Progettare il futuro diventa ancor più cruciale dopo la grave crisi provocata dall’insorgere della pandemia, che ha sconvolto la quotidianità della nostra vita, mettendo in discussione abitudini consolidate e comportamenti scontati”, evidenzia ai giovani il Capo dello Stato.

Per Mattarella “è un dovere far sì che il nostro, e soprattutto vostro, domani sia migliore in termini di occupazione, di qualità della vita e dell’ambiente, di crescita dei diritti e della conoscenza, di pace e di integrazione tra i popoli. La condizione per riuscirvi è che l’impegno sia corale, autentico, aperto”. “Che abbia davvero lo sguardo rivolto al futuro – aggiunge – e non a effimeri interessi personali o di parte, a rendite di posizione, a stasi o rinunzie frutto di timore. L’auspicio è che vi siano partecipazione, dialogo, ascolto. E che si pensi in grande“, conclude il presidente della Repubblica.

L’iniziativa – La prima maratona digitale di Visionary Days intitolata ‘Quale Futuro’, dopo il collegamento in diretta di Mattarella, prosegue con il confronto fra i giovani su quattro macro temi – Pianeta, Partecipazione, Percorsi, Incontro – per discutere di sostenibilità, mobilità alternativa, riduzione delle disuguaglianze, partecipazione digitale, diritto all’accesso, alla formazione e al lavoro, nuovi modelli di socialità, di viaggio, di cultura.

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