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Isis, “arrestato Abdul Nasser Qardash”: è il candidato alla successione di al Baghdadi

L’intelligence di Baghdad ritiene che abbia guidato personalmente nei mesi scorsi la battaglia dell’Isis per mantenere il controllo della città siriana di Al-Baghuz. Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti lo considera coinvolto nel genocidio della minoranza yazida
Isis, “arrestato Abdul Nasser Qardash”: è il candidato alla successione di al Baghdadi
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La notizia è riportata dai diversi media in lingua araba ed è annunciata dai servizi segreti dell’Iraq. Abdul Nasser Qardash sarebbe stato arrestato dagli 007. L’uomo è uno dei principali candidati alla successione di Abu Bakr al Baghdadi, il leader dell’Isis morto in seguito ad un blitz delle forze americane in Siria il 26 ottobre scorso. “L’arresto) è arrivato dopo un’accurata operazione di intelligence” recita la nota riportata da al Arabiya. Il leader attuale dello Stato islamico sarebbe Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurashi. Secondo l’agenzia di stampa irachena Ina, che cita una fonte della sicurezza, Qardash è un importante leader del gruppo terroristico, già membro di al Qaeda in Iraq con Abu Musab al-Zarqawi. L’intelligence di Baghdad ritiene che abbia guidato personalmente nei mesi scorsi la battaglia dell’Isis per mantenere il controllo della città siriana di Al-Baghuz.

Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ritiene che Qardash (a destra nella foto), il cui vero nome sarebbe Muhammad Saeed Abdurrahman Muhammad al-Mawla, sia tra i principali ideologi dello Stato islamico e che sia coinvolto nel genocidio della minoranza yazida commesso in Iraq nel 2014 e nelle operazioni del gruppo all’estero. L’ultimo attacco che ha portato alla cattura e all’arresto di Qardash arriva un mese dopo che Mustafa al-Kadhimi, ex capo dell’intelligence irachena, è diventato il primo ministro del Paese.

Conosciuto col nome di battaglia di Hajji Abdullah al-Afari di Qardash si sa poco, anche se i punti in comune con al-Baghdadi non sono pochi. Anche lui è iracheno, originario di Tal Afar, città a circa 80 chilometri da Mosul, vicina al confine con la Siria, e, secondo diverse fonti, figlio di un predicatore sunnita. Anche lui, come il defunto leader, è un profondo conoscitore dei testi sacri, oggetto dei suoi studi universitari. La sua vita prima di abbracciare il terrorismo islamista è simile a quella di molti altri componenti di Daesh e al-Qaeda in Iraq: ex ufficiale dell’esercito iracheno sotto la presidenza di Saddam Hussein, fa parte di quella schiera di soldati ex baathisti che hanno poi messo a disposizione di Isis le loro capacità militari, tattiche e le armi dell’esercito.

Di lui si sa poco, anche se i punti in comune con al-Baghdadi non sono pochi. Anche lui è iracheno, originario di Tal Afar, città a circa 80 chilometri da Mosul, vicina al confine con la Siria, e, secondo diverse fonti, figlio di un predicatore sunnita. Anche lui, come il defunto leader, è un profondo conoscitore dei testi sacri, oggetto dei suoi studi universitari. La sua vita prima di abbracciare il terrorismo islamista è simile a quella di molti altri componenti di Daesh e al-Qaeda in Iraq: ex ufficiale dell’esercito iracheno sotto la presidenza di Saddam Hussein, fa parte di quella schiera di soldati ex baathisti che hanno poi messo a disposizione di Isis le loro capacità militari, tattiche e le armi dell’esercito.

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