Sono passati quarant’anni dalla morte di Ian Curtis. Il leader dei Joy Division venne trovato morto domenica 18 maggio 1980. Lo trovò Deborah Curtis, la moglie. Cos’altro potrei aggiungere su Ian Curtis a quanto già scritto su queste pagine in passato? Nei consueti nove punti del blog, tenterò di recuperare alcune curiosità, provando a celebrarne la storia, nel giorno del quarantennale della sua scomparsa.

1. Ian Curtis lavorava all’ufficio di collocamento di Macclesfield, sobborgo di Manchester. Era un funzionario assistente al recupero delle persone disabili, operava a stretto contatto con i portatori di handicap, per accertare che usufruissero delle agevolazioni cui avevano diritto. Si impegnava e aveva consapevolezza di essere fortunato, eppure era sostenuto dalla profonda convinzione che l’esistenza potesse riservare altro, rispetto ad un buon posto fisso di lavoro e ad una condotta identica a quella dei vicini di casa. La musica era la sua grande occasione, l’obiettivo al quale anelare per sfuggire alla vita ordinaria.

Joy Division, quarant’anni senza Ian Curtis: 9 cose che vogliamo ricordare di lui

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