Altri 4.092 contagi e 431 morti in ventiquattr’ore. Il virus avanza con minore intensità tra sabato e domenica. Una giornata in cui si registra un trend di crescita del 2,68% e per il nono giorno consecutivo calano i pazienti ricoverati in terapia intensiva, sintomo che la pressione sulle strutture ospedaliere si allenta.

Da inizio epidemia quasi 20mila morti – In totale, quindi, dall’inizio dell’epidemia sono 156.363 le persone contagiate dal coronavirus, di questi 102.253 sono attualmente positivi. I guariti sono 34.211 (+1.677) mentre le vittime sono 19.899. I 431 deceduti nelle ultime 24 ore rappresentano il numero più basso dal 18 marzo in poi. In terapia intensiva si trovano 3.343 pazienti (-38), mentre 27.847 sono complessivamente i ricoverati (297 in meno). In isolamento domiciliare si trovano 71.063, quasi il 70% degli attualmente positivi.

Richeldi: “Trend ormai affidabile” – “Il trend è ormai affidabile. Mettendo insieme la riduzione dei ricoverati, dei pazienti nelle terapie intensive e del numero dei deceduti, possiamo affermare che le misure adottate e prorogate stanno avendo un impatto“, ha detto in conferenza stampa Luca Richeldi, primario di pneumologia al Gemelli di Roma e membro del Comitato tecnico-scientifico. Sul numero di nuovi casi nelle ultime 24 ore ha spiegato che “dobbiamo avere cautela” perché “è dipendente dal numero dei test”. Il numero, ha aggiunto, “sta aumentando di giorno in giorno: si tratta di una cosa utile per capire meglio l’epidemiologia dei pazienti, ma falsa anche il numero dei positivi” perché “più test facciamo maggiore è la possibilità di trovare positivi”.

In Lombardia 1.460 casi in più e altri 110 morti – In Lombardia le persone positive sono 59.052 con un aumento di 1.460 casi (+2,52%). Ieri c’era stata una crescita di 1.544 contagi. I decessi sono 10.621, di questi 110 sono stati nelle ultime 24 ore, mentre ieri c’erano stati 273 morti in più. Un dato quindi “molto inferiore a quello di ieri e dopo tanti giorni c’è trend riduzione”, ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera. Calano i ricoveri che sono arrivati a 11.969, con una riduzione di 57 posti mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 1.176, con un aumento di due. La situazione più preoccupante resta quella di Milano: i casi accertati tra città e provincia sono 13.682 con +412 rispetto a ieri, quando l’aumento era stato di 520: “Un dato che non possiamo ancora considerare sotto controllo”, ha puntualizzato Gallera. A Milano città i nuovi casi sono 193 (ieri 262) per un totale di 5.561. Trend di crescita superiori a quelli del resto della regione: 3,1% in provincia, 3,59% nel capoluogo regionale. Il distanziamento sociale funziona a Bergamo dove i nuovi casi oggi sono 51. Non va molto meglio invece a Brescia: qui, i positivi al Covid rispetto a ieri sono saliti a 10.868 unità, +269. In tutta la Lombardia superano quella Bresciana e Milanese sono le uniche due province con più di 100 contagi. A Cremona, ad esempio, un’altra città parecchio colpita dalla malattia, da ieri sono 63 in più, a Como 99, a Monza 64. La provincia di Lecco, la migliore, si ferma a 21.

MANI PULITE 25 ANNI DOPO

di Gianni Barbacetto ,Marco Travaglio ,Peter Gomez 12€ Acquista
Articolo Precedente

Coronavirus, gli aggiornamenti della Protezione Civile: la diretta della conferenza stampa

next
Articolo Successivo

Coronavirus, la testimonianza della giornalista di Skytg24 positiva: “Primo sintomo perdita olfatto. Isolamento? Importantissimo, salvato la famiglia”

next