I Pulcini avevano appena concluso l’allenamento, gli Allievi erano ancora in campo e si apprestavano a fare la partitella conclusiva. Un’agenzia di stampa intanto batteva la notizia che dopo i casi in Lombardia, c’erano due contagi di coronavirus a Vo’, comune di 3mila e 300 abitanti sui Colli Euganei.

Mauro Furlanello è il presidente di Us Colli Euganei, da quando 11 anni fa è nata questa società dalla fusione di tre club di altrettanti comuni confinanti, Vo’, Lozzo Atestino (il paese dove è nato e vive Nevio Scala) e Cinto Euganeo. La sede e il campo principale della squadra, che gioca nella Prima Categoria veneta, sono a Vo’. Il presidente, letta la notizia sul telefonino, chiama l’allenatore degli Allievi, che è anche il responsabile del settore giovanile (hanno tutte le squadre dai Primi Calci alla Juniores). Matteo Mandruzzato ferma subito l’allenamento e chiude a doppia mandata lo spogliatoio. Seconda telefonata di Furlanello al direttore sportivo, che via whatsapp avvisa i giocatori della prima squadra che la rifinitura in vista del match di domenica contro ABC (sta per Arre, Bagnoli e Candiana) è saltata. Da allora lo spogliatoio di Vo’ è sempre stato off limits, fino all’altro giorno quando il Comune ha sanificato l’ambiente e richiuso il locale.

Il paese di Vo’ è stato isolato per 14 giorni con un cordone sanitario presidiato dai militari, domenica scorsa è stato riaperto, ma qualche ora prima erano partite le restrizioni che coinvolgevano tutta la provincia di Padova. Furlanello, che vive a Lozzo Atestino, può vedere solo da distante le bandiere della sua squadra sventolare allo stadio di via Marconi. Durante le due settimane di chiusura alcuni dirigenti dei Colli, residenti a Vo’, hanno continuato a mantenere in buone condizioni il manto erboso del terreno di gioco. Senza entrare nello spogliatoio, non hanno mai abbandonato il campo da calcio.

Usd Colli Euganei non ha più giocato una partita, nessuna formazione ha più fatto allenamento. “Ho interrotto tutte le attività da quel venerdì sera – dice il presidente – anche se avremmo potuto allenarci nel campo di Lozzo o di Fontanafredda. La mia è stata una scelta da padre di famiglia, oltre che da presidente della società. Ora i ragazzini avrebbero voglia di ripartire. Ai giocatori della prima squadra invece è stata consegnata da subito una scheda tecnica individuale da fare a casa per mantenersi in forma in attesa della ripresa”.

Non ci sono stati contagi all’interno della società, né tra i tesserati né tra i dirigenti. Alcuni calciatori vivono all’interno di Vo’ e hanno continuato individualmente ad allenarsi anche durante quelle due settimane. Us Colli Euganei era partita molto bene in campionato, poi ha perso il ritmo ed ora si trova appena fuori dalla zona playout. Le squadre del Girone D hanno giocato tutte 22 gare perché il torneo è stato fermato subito. “Attendiamo che riprenda il campionato, che ripartano le attività. Abbiamo tutti bisogno di un ritorno alla normalità. Ma bisogna essere cauti, responsabili e coscienziosi. Tutti quanti”. Preoccupazioni in questi tempi strani ce ne sono, eccome. Anche a livello calcistico. “Alcuni nostri sponsor come ristoranti, concessionari o piccole industrie sono in difficoltà. Speriamo qualcuno li aiuti e ci aiuti”.

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