L’ha speronata con l’auto, l’ha insultata e minacciata, picchiata e alla fine le ha dato fuoco, procurandole ustioni gravi su buona parte del corpo. Per questo è stato condannato a 18 anni di carcere Mario D’Uonno, ex guardia giurata di 51 anni che il 4 febbraio 2019 aveva aggredito in un parcheggio di un supermercato di Vercelli una donna di 40 anni con cui aveva avuto una breve relazione. L’imputato, già condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi per stalking, aveva scelto il rito abbreviato: il giudice ha accolto la richiesta del pm, 27 anni, di cui 22 per il tentato omicidio, poi ridotti a 18 anni per lo sconto di pena previsto dal rito alternativo. D’Uonno, al momento del fatto, aveva già avuto un provvedimento di divieto di avvicinamento. Dopo l’aggressione alla donna, madre di due figli, si era costituito in questura a Novara.

Per questo motivo l’avvocato dell’ex vigilante Enrico Faragona dopo la sentenza ha detto che si sarebbe aspettato le attenuanti generiche. “Non era sua intenzione darle fuoco, voleva minacciarla – sostiene il legale, che ha annunciato il ricorso in appello – Ha sparso benzina sull’auto per farla scendere e, per rafforzare la minaccia, ha azionato l’accendino: i vapori della benzina hanno preso fuoco. Una versione confermata dalle prove”.

Di “sentenza esemplare” parla invece Giuseppe Ruffier, legale della donna. “Deve costituire un monito per tutti coloro che fanno violenza nei confronti delle donne. Dobbiamo riconoscere a questa donna una forza d’animo e un adattamento alla sofferenza unici: in quei tre-quattro minuti in cui è stata avvolta delle fiamme ha perso 30 anni di vita, anticipando così l’invecchiamento del fisico”.

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